Il maxiemendamento al Ddl bilancio prevede il pagamento di un'imposta forfettaria al 7% per i pensionati che dall'estero si trasferiscono al Sud. I proventi serviranno a finanziare le università del Meridione
di Gabriella Lax - Tasse al 7% per i pensionati che vivono all'estero e che si trasferiscono al Sud. E' quanto prevede il maxiemendamento al ddl bilancio approvato al Senato (e ora in attesa dell'ok definitivo da parte della Camera). Arriva, dunque, una tassazione "modello Portogallo" che prevede per chi si trova in pensione all'estero e decide di rientrare in Italia trasferendosi nel Meridione, il pagamento di un'imposta forfettaria al 7%, i cui proventi serviranno a finanziare le università.

Manovra, tasse al 7% per pensionati che si trasferiscono al Sud

Come già annunciato nei giorni scorsi, nel maxiemendamento al ddl bilancio approvato a Palazzo Madama, è contenuta la norma che consente alle persone titolari di redditi da pensione di fonte estera di accedere a un'imposta sostitutiva sui redditi se trasferiscono la propria residenza in una città con popolazione non superiore a 20.000 abitanti e collocata in una delle seguenti regioni: Sicilia, Calabria, Sardegna, Campania, Basilicata, Abruzzo, Molise e Puglia.

Sarà un'imposta versata in unica soluzione entro il termine previsto per il versamento del saldo delle imposte sui redditi.

I proventi serviranno a finanziare le università con sedi nelle stesse regioni, ossia Sicilia, Calabria, Sardegna, Campania, Basilicata, Abruzzo, Molise e Puglia, individuate con decreto interministeriale Mef-Miur, a condizione che sia presente almeno un dipartimento in discipline tecnico-scientifiche e sociologiche. I fondi, ancora, dovranno essere destinati al sostegno diretto agli studenti, al finanziamento di assegni di ricerca, nonché a studi e ricerche inerenti lo sviluppo del Mezzogiorno.


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