Il vicepremier Di Maio assicura sul fatto che del taglio alle pensioni d'oro si parlerà in Senato nella seconda lettura della legge bilancio intorno al 16-18 dicembre
di Gabriella Lax - Pronta ad approdare in Senato la norma che riguarda i tagli alle pensioni d'oro. Ad assicurarlo è stato Luigi Di Maio, vicepremier e ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico.

Norma sul taglio delle pensioni presto al Senato

L'emendamento sul taglio delle cosiddette "pensioni d'oro" ossia quelle superiori ai 4.500 euro al mese, non è stato ancora presentato alla Camera ma, a sentire il vicepremier nel corso di un forum dell'Ansa, «In senato nella seconda lettura della legge bilancio che sarà intorno al 16-18 dicembre, verrà inserita la norma sulle pensioni d'oro quindi il taglio entra al Senato».

Sull'entità dei tagli si partirà dall'8% fino a un massimo del 20%, per un periodo che durerà due anni. Si sta lavorando adesso sull'emendamento nel tentativo di definirne gli ultimi dettagli. Tuttavia non si tratterà di tagli "lineari" come quelli proposti dal M5S, piuttosto di un contributo di solidarietà come chiesto dalla Lega. Andando con ordine: registrerà una perdita dell'8% chi ha un reddito complessivo che va dai 90.001 euro ai 130mila euro. Il taglio sarà del 12% per chi ha un reddito complessivo che va dai 130.001 ai 200.000 euro. Si arriva al 16% per chi ha un reddito complessivo superiore ai 200.001 euro e fino a 500.000 euro. In ultimo, il taglio del 20% interesserà chi possiede un reddito che oltre i 500.000 euro. Il guadagno della manovra così fatta sarebbe tra i 200 e i 300 milioni di euro, sempre che il provvedimento superi la mannaia della Corte costituzionale. Proprio l'ipotizzare un contributo temporaneo piuttosto che un taglio dovrebbe evitare eventuali stop della Consulta.

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