In un emendamento alla manovra il ministero dell'Interno affida la gestione di questo servizio pubblico alle Poste per velocizzare le modalità di richiesta e di rilascio

di Gabriella Lax - Per ritirare la Carta d'identità elettronica (Cie) ci si potrà rivolgere anche a Poste italiane. A stabilirlo è un emendamento alla manovra del ministero dell'Interno che affida la gestione di questo servizio pubblico a Poste italiane per velocizzare le modalità di richiesta e di rilascio.

La Carta d'identità elettronica (Cie) si può richiedere anche alle Poste

Dal primo gennaio 2019 i nuovi documenti d'identità saranno rilasciati soltanto in formato elettronico, mentre il rilascio della carta di identità cartacea sarà limitato ai casi di urgenza indicati dal ministero dell'Interno e precisamente per motivi di salute, viaggio, concorsi, consultazione elettorale.

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L'emendamento (che tocca l'articolo 59 del Ddl), passato al vaglio della Commissione bilancio della Camera dei deputati, stabilisce che il ministero dell'Interno potrà «stipulare convenzioni, nel limite di spesa di 750.000 euro» già dal 2019, «con soggetti dotati di una rete di sportelli diffusa su tutto il territorio nazionale, che siano Identity Provider e che abbiano la qualifica di Certification Authority». E Poste italiane figura nell'elenco degli Identity Provider accreditati dall'Agenzia per l'Italia digitale (AgiD). Perché la scelta di utilizzare anche Poste italiane? La Cie è stampata dall'Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato e inviata a casa, in teoria dopo pochi giorni. Purtroppo in alcune città (in primis la capitale) i tempi per la prenotazione sono veramente lunghi. Da qui la scelta di affiancare ai comuni migliaia di uffici di Poste italiane.



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