Il componente della Commissione antimafia smentisce le voci secondo cui il presidente Morra avrebbe discusso in commissione dell'idea di istituire un bollino blu per gli iscritti ai vari ordini professionali e specie per gli avvocati

di Gabriella Lax - «Mai discusso in commissione antimafia di bollino blu agli avvocati». Davide Aiello, componente della Commissione antimafia, è tassativo nello smentire, dalle pagine del Dubbio, di aver discusso nella stessa commissione dell'istituzione del marchio di qualità famigerato che in questi giorni sta suscitando un'infinità di polemiche.

Facciamo chiarezza:

Bollino blu per gli avvocati

Le polemiche sarebbero nate da alcune dichiarazioni sulle priorità indicate da Nicola Morra neopresidente della Commissione antimafia.

Il senatore del Movimento 5 Stelle avrebbe indicato in un'intervista all'Ansa le sue proposte e i suoi propositi nel nuovo ruolo, tra questi la necessità di istituire il bollino blu, una sorta di marchio di qualità, per gli iscritti ai vari ordini professionali, specie per gli avvocati.

Un marchio per agevolare il riconoscimento dei professionisti che durante la propria attività non hanno subito contaminazioni da parte della criminalità organizzata, garantendo così «un controllo di filiera etica che possa rappresentare una certificazione di moralità».

Da aggiungere anche la volontà per la commissione di eliminare il segreto di Stato; tornare ad indagare sulla massoneria; vigilare affinchè i trattati internazionali per riportare in Italia i latitanti vengano applicati; istituire un Comitato sulla Trattativa Stato-Mafia, «per approfondire le responsabilità di chi ha trattato con Cosa nostra» e restituire una lettura politica a quanto avvenne nei sanguinosi anni Novanta.

Tuttavia, tornando al bollino blu, Aiello smentisce. «La Commissione antimafia - ha affermato infatti a Il Dubbio - ad oggi, si è riunita una sola volta e non si è mai fatto cenno a questo bollino».


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