Da dicembre dovrebbe essere completo il decreto sul reddito di cittadinanza affinchè possa essere operativo da marzo, con le prime erogazioni, ipotizza il vicepremier Luigi Di Maio, nel mese di aprile

di Gabriella Lax - Il reddito di cittadinanza e le modifiche a cui potrebbe andare incontro restano al centro del dibattito politico sulla manovra. Esaminiamo quali potrebbero essere le novità in arrivo:

Reddito di cittadinanza da marzo

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Già dal mese di dicembre dovrebbe essere completo il decreto sul reddito di cittadinanza affinchè possa essere operativo da marzo, con le prime erogazioni, ipotizza il vicepremier Luigi Di Maio, nel mese di aprile. Restano i requisiti necessari ad ottenerlo (fino a 780 al mese per un single) la soglia Isee a 9.360 euro, considerato il capitale immobiliare, oltre la prima casa, fino a un massimo di 30mila euro, sia del capitale mobiliare entro i 10mila euro per famiglie con più figli. Insieme alla "quota affitto" intorno a 300 euro, da aggiungere o da togliere nel caso in cui il beneficiario sia proprietario di casa. L'assegno cresce in base al numero di figli (0,4% in più per ogni adulto e 0,2% per ogni minore). Il beneficio verrebbe corrisposto per 18 mesi rinnovabili, se ci sono le condizioni, per ulteriori 18 mesi. Ed ancora: immediata disponibilità a lavorare, 8 ore di servizi di pubblica utilità; formazione obbligatoria e patto di servizio; non rifiutare 3 offerte congrue, verifica dopo i 18 mesi. Incentivi per le imprese da 3 a 6 mensilità se assumono beneficiari. E si pensa inoltre al doppio bonus: formazione di 100 ore gratuita e tutor nei Centri per l'impiego per trovare lavoro.

Riordino Centri per l'impiego

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Da non trascurare il riordino dei Centri per l'impiego: con il raddoppio dei dipendenti, passando da 8/9mila a 16/18mila, l'inserimento di nuove figure professionali (psicologi, assistenti sociali, operatori del mercato del lavoro) e un adeguamento tecnologico. Le risorse a disposizione ammontano a 9 miliardi l'anno, dunque un miliardo l'anno per due anni destinato proprio a potenziare i centri per l'impiego. Novecento milioni alla pensione di cittadinanza che dovrebbe coinvolgere mezzo milione di persone.

Come mantenere il reddito di cittadinanza

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Condicio sine qua non per mantenere il reddito di cittadinanza (una volta ottenuto), come riporta IlSole24ore, la condizionalità, ossia l'immediata disponibilità a lavorare del beneficiario, e poi otto ore di impieghi in servizi di pubblica utilità, con la partecipazione obbligatoria a corsi di formazione. La sottoscrizione del patto di servizio, dove è contenuto il bilancio delle competenze, presso i centri per l'impiego. Inoltre, il limite delle tre offerte congrue all'interno di distretti produttivi che non si potranno rifiutare (qui si potrebbe usare la mappatura Istat dei sistemi locali del lavoro). Il "tagliando", ossia la verifica sul mantenimento dei requisiti, dopo 18 mesi di fruizione per averne altri 18.


Foto: blog delle stelle
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