Il Garante per la protezione dei dati personali interviene sui profili di criticità del bonus cultura e anche su enti no-profit, protezione dati e valutazione di impatto per i trattamenti transfrontalieri

di Gabriella Lax - Arriva l'ok del Garante per la protezione dei dati personali al decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri che estende il cosiddetto "bonus cultura" ai ragazzi che compiono 18 anni nel 2018, anche se restano ferme le osservazioni che l'Autorità aveva mosso in precedenti pareri. Nel documento contenuto nella newsletter n. 446 altre decisioni riguardano gli enti no-profit, la valutazione di impatto per i trattamenti transfrontalieri e la protezione dati.

Garante: enti no-profit, protezione dati e valutazione di impatto

In particolare, per quanto riguarda la raccolta fondi agevolata degli enti no-profit, i donatori che hanno aderito attraverso sms solidali o telefonate da rete fissa a campagne di raccolta fondi promosse da enti no-profit potranno essere informati sull'esito delle iniziative e, se intendono essere ricontattati per nuove campagne, potranno dare il loro consenso in modo semplice tramite il gestore telefonico. Basterà inviare un sms o digitare un tasto sul telefono, al momento della donazione.

Riguardo invece al Gdpr ed alla valutazione di impatto per i trattamenti transfrontalieri, sono state individuate le tipologie di operazioni che possono presentare rischi elevati per i diritti e le libertà. Quindi pubbliche amministrazioni e aziende italiane che effettuano trattamenti di dati per fornire beni e servizi anche a persone residenti in altri Paesi dell'Unione potranno usufruire di uno strumento in più per applicare correttamente il nuovo Regolamento Europeo sulla protezione dei dati. Il Garante per la privacy ha predisposto, come stabilito per le Autorità di controllo nazionali dal Gdpr, un elenco delle tipologie di trattamento che i soggetti pubblici e privati dovranno sottoporre a valutazione d'impatto. Più trasparenza e vigilanza sulle decisioni assunte grazie all'uso dell'intelligenza artificiale, difesa dei diritti degli individui, più forte collaborazione internazionale tra le Autorità di protezione dati, supporto alle attività educative sviluppate su piattaforme di e-learning. Sono queste le linee strategiche definite dalle Autorità per la protezione dei dati, nel corso della quarantesima conferenza internazionale "The international conference of data protection and privacy commissioners).

Dal Garante per la protezione dei dati personali c'è l'ok al bonus cultura

Ok infine anche per il bonus cultura 2018. Anche chi compirà, o ha compiuto, 18 anni nel 2018 potrà ricevere la carta elettronica e spendere fino a 500 euro per acquisti culturali (mostre, libri, musei, spettacoli, ecc.), purché in possesso dei requisiti già previsti per i beneficiari: dunque essere residenti nel territorio nazionale e, ove previsto, in possesso di permesso di soggiorno in corso di validità.

Il Garante non ha rilevato profili di criticità sulle modifiche al decreto che estende l'attribuzione e l'uso della carta elettronica al 2018, tuttavia ha richiamato l'attenzione su alcuni aspetti ancora irrisolti.

Ci sono aspetti che, nonostante quanto osservato in precedenti pareri, non risultano ancora dettagliatamente disciplinati, in particolare circa le modalità di gestione e conservazione dei dati personali trattati. A questo proposito l'Autorità ribadisce che le necessarie integrazioni saranno comunque conformi all'art. 6, comma 3 Regolamento UE 2016/679, con particolare attenzione ai periodi di conservazione dei dati, alle operazioni e procedure di trattamento e alla realizzazione e alla gestione della "piattaforma informatica dedicata".


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