Il ministro della giustizia ha annunciato un prossimo intervento sui reati alimentari, al fine di contrastarli con pene più severe

di Redazione - I reati agroalimentari, in netto aumento, vanno combattuti con pene più severe, anche con l'applicazione di norme già contenute nel codice penale, come la possibilità di utilizzare le intercettazioni. A dirlo è il ministro della giustizia Alfonso Bonafede dal Forum della Coldiretti a Cenobbio.

"E' molto importante perché il legislatore si rende conto dell'importanza di combattere tali reati dando agli inquirenti strumenti più efficaci quali le intercettazioni - ha spiegato il Guardasigilli annunciando un prossimo intervento sulla normativa - da migliorare anche con pene più elevate".

Il lavoro tecnico realizzato dalla commissione di Gian Carlo Caselli, ha proseguito Bonafede, "è stato recepito dal ddl presentato dai senatori M5S Elio Lannutti ed Elena Fattori, già assegnato alla commissione Giustizia, e rappresenta un punto di partenza fondamentale per il dibattito".

La tutela del made in Italy alimentare "deve essere celere per consentire a tutti gli imprenditori che investono in agricoltura in Italia - ha concluso il ministro - di poter rivendicare i loro diritti nelle aule dei tribunali in tempi ragionevoli e compatibili con l'esigenza di portare avanti un'azione economica".


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