La 'maleducazione' del figlio costera' a due genitori pugliesi oltre 30 mila euro. E' l'effetto di una sentenza della Corte di Cassazione che ha condannato un padre e una madre di Lecce, Angelo e Rosaria G., a risarcire con piu' di venticinquemila euro (oltre ad altri 5100 euro di spese processuali) i familiari di un amico del figlio Aldo, rimasto ferito ad un occhio dopo il lancio di un oggetto metallico con una fionda mentre i due ragazzini giocavano sul balcone. Per la Suprema Corte, lo scherzo pericoloso finito con un incidente e' frutto della 'inadeguata educazione impartita' dai genitori 'al figlio' e, dunque, e' legittima la condanna inflitta dalla Corte d'appello di Lecce a risarcire i familiari di Giuseppe S. (ora maggiorenne) con oltre 25 mila euro. Invano i genitori di Aldo hanno chiesto alla Cassazione una riduzione della somma alla quale erano stati condannati anche alla luce del fatto che, a loro avviso, il figlio che, all'epoca del fatto era minorenne, non poteva essere considerato capace di intendere e di volere. La Terza sezione civile - sentenza 8421 - non solo ha dichiarato legittime 'le dichiarazioni confessorie rese dal minore imputato' ma ha sottolineato come 'i giudici di merito hanno rilevato, con puntuale ed esaustiva motivazione, la inadeguata educazione impartita al figlio, in relazione all'indole irascibile e violenta, e la inadeguata vigilanza sulla sua condotta'. Il ricorso dei genitori del piccolo 'maleducato' e' stato rigettato e, oltre al risarcimento, dovranno rifondere i genitori di Giuseppe con 5100 euro per le spese processuali sostenute.

In evidenza oggi: