L'Unaep, Unione Nazionale Avvocati Enti Pubblici, ha rinnovato l'incarico alla presidente uscente, Antonella Trentini. Decisa anche la nuova giunta

di Redazione - L'Unaep conferma alla guida la presidente uscente Antonella Trentini e decide la nuova giunta. L'assemblea nazionale degli Avvocati degli Enti pubblici che si è svolta venerdì 21 a Bologna nella cornice della Cappella Farnese del palazzo comunale, come comunicato in una nota stampa dell'unione, ha rinnovato l'incarico alla presidente uscente Antonella Trentini (nella foto) e deciso la nuova giunta che sarà composta da: Alessandra Barone, Aldo Fanelli, Andrea Magnanelli e Caterina Siciliano.

L'Unaep, nata nel 1971, e presente in tutta Italia con 762 iscritti su un bacino totale di avvocati iscritti all'elenco speciale di circa 4.000 unità, nell'ultimo decennio, si legge nella nota, "si è resa protagonista nel panorama forense, giurisdizionale e politico come interlocutore sia per l'erogazione della formazione, in accordo con il Cnf e con la Scuola Superiore, che con gli organi parlamentari per l'elaborazione dei provvedimenti di legge".

"L'importante funzione svolta dagli avvocati in house della pubblica amministrazione è ancora poco nota nei suoi aspetti peculiari - ha spiegato la Trentini nel suo intervento - noi siamo avvocati che, in virtù di un concorso, esercitano la professione forense all'interno degli Enti, con vincolo di incompatibilità assoluta con qualsiasi altro impiego o incarico professionale, e vincolo di esclusività per la difesa del solo ente datore di lavoro. In questa accezione, assistendo i territori per cui difendiamo l'interesse pubblico, nel momento in cui questi subiscono ferite traumatiche, come quella inferta, ad esempio, dal terremoto, ci sentiamo onorati di poter portare eventi e testimonianze a favore di queste cittadinanze".

La presidente ha quindi tracciato le nuove sfide che attendono l'unione, dai rinnovi dei Ccnl, "provando a realizzare la sezione unica per gli avvocati dopo aver già ottenuto la norma programmatica nel Ccnl del comparto funzioni locali", all'impegno per arginare tentativi "di asservimento dell'avvocatura alla politica col ricatto dello smantellamento", fino al lavoro da portare avanti sulla questione dell'incostituzionalità dei tetti che colpiscono proprio la controprestazione professionale".


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