La proroga biennale disposta dal Milleproroghe interessa solo le nuove modalità di svolgimento dell'esame. Per sostenerlo, i praticanti iscritti dal 28 settembre dovranno frequentare appositi corsi

di Valeria Zeppilli - E' notizia ufficiale degli ultimi giorni che l'esame per l'accesso alla professione forense continuerà a seguire le vecchie regole ancora per un biennio. Per altre due sessioni di esame, quindi, gli aspiranti legali potranno avvalersi del fondamentale sussidio dei codici commentati per superare le prove scritte, codici la cui abolizione era l'aspetto più temuto da tutti coloro che hanno il sogno di iscriversi all'albo degli avvocati.

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Ma attenzione: la proroga non riguarda i corsi di preparazione all'esame, che continueranno a essere un obbligo per tutti coloro che si iscrivono al registro dei praticanti dopo il prossimo 27 settembre.

Il decreto Milleproroghe

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Il decreto milleproroghe, infatti, è intervenuto sulla legge numero 247/2012 di disciplina dell'ordinamento forense esclusivamente con una modifica dell'articolo 49, dedicato alla disciplina transitoria per l'esame, estendendone la durata a sette anni dall'entrata in vigore della legge stessa.

In sostanza, durante tutto tale arco temporale "l'esame di abilitazione all'esercizio della professione di avvocato si effettua, sia per quanto riguarda le prove scritte e le prove orali, sia per quanto riguarda le modalità di esame, secondo le norme previgenti".

Nulla si dice sui corsi di formazione, che non riguardano l'esame di abilitazione ma il tirocinio professionale, regolamentato in un capo diverso della legge 247.

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I corsi di formazione

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Chi inizierà la pratica a partire dal 28 settembre 2018, quindi, dovrà anche preoccuparsi di iscriversi e seguire uno specifico corso di formazione, tenendo conto di quanto previsto dalla legge professionale forense e delle disposizioni specifiche dettate dal "Regolamento recante la disciplina dei corsi di formazione per l'accesso alla professione di avvocato" di cui al decreto numero 17/2018.

Al momento le offerte sono davvero poche, ma non serve allarmarsi. Sebbene manchino ancora delle organizzazioni private accreditate dal CNF, le scuole forensi territoriali si stanno già attivando per far partire i corsi e, considerando che le ore da svolgere per ciascuno dei tre semestri non sono molte, di tempo ce ne è ancora. Basta monitorare la situazione, eventualmente rivolgendosi al proprio ordine di riferimento per avere maggiori informazioni.

Durata dei corsi

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Per completezza ricordiamo che i corsi devono avere una durata minima non inferiore a centosessanta ore distribuite in maniera omogenea lungo tutti i diciotto mesi di tirocinio e che vanno organizzati secondo i seguenti moduli semestrali: novembre-aprile e maggio-ottobre, con possibilità di iscrizione almeno ogni sei mesi.

Valeria Zeppilli

Foto: 123rf.com
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