Otto i decreti all'esame della II Commissione Giustizia al Senato che vogliono riformare la legittima difesa e gli istituti connessi, tra dubbi, paure e polemiche

di Annamaria Villafrate - In queste ore è ancora viva la polemica sulle parole della Buongiorno al programma televisivo "Agorà". Secondo la Ministra chi si trova in casa e sente dei rumori o qualcuno che si muove, nell'incertezza, visto che non può fare indagini, può difendersi. Stessa linea del Ministro Salvini che ha fatto della legittima difesa il suo cavallo di battaglia, accolto con favore da quei commercianti che, quotidianamente sono a rischio di furti o rapine all'interno delle proprie attività. Le discussioni non si placano anche perché il disegno di legge che, a quanto pare, è il modello d'ispirazione del testo unificato è il n. 652, che prevede la presunzione di legittima difesa più ampia. Una riforma che, secondo il presidente dell'ANM, chiamato a esprimere il suo parere in Commissione è superflua e, per come pensata, sottrae i casi concreti dal controllo della magistratura. Inoltre, se non si mantiene il paletto della reciprocità, secondo Minisci, si rischia di legittimare reati gravissimi, come l'omicidio. Infine se si consente anche a un vicino di casa o a un passante di difendere la propria abitazione da un soggetto che sta tentando di arrampicarsi sul balcone, per poi scoprire che è il figlio del proprietario che ha dimenticato le chiavi, cosa succede?

Legittima difesa: i ddl all'esame del Senato

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Il fascicolo datato 19/09/2018 (sotto allegato) sulle "Misure urgenti per la massima tutela del domicilio e per la difesa legittima riporta, tra l'altro, l'iter di discussione dei vari disegni di legge:

  • n. 5 Iniziativa popolare
  • n. 199 La Russa
  • n. 234 Ginetti e Astorre
  • n. 253 Caliendo
  • n. 392 Mallegni
  • n. 412 Ginetti
  • n. 563 Gasparri
  • n. 652 Romeo

I disegni di legge intervengono per modificare la legittima difesa, l'eccesso colposo, la violazione di domicilio, i reati di furto in abitazione, la rapina e alcune disposizioni del codice di procedura penale. Le discussioni proseguiranno per l'esame congiunto dei vari disegni (oltre all'attuale ciclo di audizioni) per dare vita a un testo unico, a fine settembre.

Legittima difesa: cosa si vuole cambiare?

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Attualmente il disegno di legge di riferimento è il 652 di Romeo, che all'art 1 prevede: "Si considera che abbia agito per difesa legittima colui che compie un atto per respingere l'ingresso o l'intrusione mediante effrazione o contro la volontà del proprietario o di chi ha la legittima disponibilità dell'immobile, con violenza o minaccia di uso di armi da parte di una o più persone, con violazione del domicilio di cui all'articolo 614, primo e secondo comma, ovvero in ogni altro luogo ove sia esercitata un'attività commerciale, professionale o imprenditoriale".

La norma in sostanza consente al proprietario o detentore legittimo dell'immobile, di potersi sempre difendere (presunzione di legittima difesa) se qualcuno:

  • si introduce;
  • entra, forzando l'ingresso o contro la volontà del proprietario o detentore;
  • con violenza o minaccia di uso di armi da parte di una o più persone;
  • con violazione del domicilio o del luogo in cui si svolge un'attività commerciale, professionale o imprenditoriale.

Si vogliono inoltre giustificare tutte quelle condotte che, per paura o confusione, cadono nell'eccessivo ricorso alla forza, come accade in Germania. Impostando la norma in questa modo, ossia scusando sempre la legittima difesa, si punta a ridurre i processi per chi si difende da solo, azzerando la possibilità d'intervento della magistratura, al fine di accertare le dinamiche dei fatti intervenute tra aggressore e aggredito.

Rispetto al modello francese di riferimento però, che limita la presunzione di legittima difesa nelle ore notturne, in Italia essa opererebbe in qualsiasi momento della giornata.

Legittima difesa: le critiche Anm

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Intervistato ad Agorà, programma di Rai Tre, il Presidente dell'Anm, Minisci, stempera la polemica dichiarando che l'Associazione nazionale magistrati, convocata in Commissione Giustizia del Senato, ha solo espresso un parare tecnico-giuridico sulle varie proposte di riforma. Sostiene inoltre che la legittima difesa è un principio di civiltà giuridica che esiste e deve continuare a esistere perché tutela tutti, anche se vi sono dei parametri che bisogna rispettare. Il primo è quello della proporzionalità tra l'offesa e la difesa, per cui non posso sparare a qualcuno che sta tentando di darmi uno schiaffo. Precisa poi che si parla tanto della "introduzione dello schema alla francese" quando in realtà lo abbiamo già, perché introdotto nel 2006, che al comma 2 dell'art. 52 del codice penale prevede una tutela rafforzata per le case private e i luoghi di lavoro. In sostanza, c'è già una presunzione di proporzionalità dentro casa e nei luoghi di lavoro. Un paio di disegni di legge, tra i più criticati, però estenderebbero la legittima difesa, legittimando addirittura il vicino o un passante a sparare al soggetto che si sta arrampicando sul balcone di casa mia. In questo caso ci si deve domandare: "E' legittima difesa?".

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Fascicolo Iter DDL S. 5

Foto: 123rf.com
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