Prima fiducia per il governo M5S-Lega sul decreto Milleproroghe. Bagarre in aula. Pd: fiducia illegittima, atto grave
di Redazione - Prima fiducia del governo M5S-Lega alla Camera sul decreto Milleproroghe. L'ha posta il ministro dei rapporti con il Parlamento Riccardo Fraccaro a nome dell'esecutivo, perché il decreto scade il prossimo 23 settembre e deve ancora tornare al Senato in terza lettura.

Fiducia su Milleproroghe: bagarre in aula

Una "manovra" che ha scatenato subito la bagarre in aula. Dura la reazione dell'opposizione. "E' molto grave che il governo abbia messo la fiducia" anche perchè "secondo noi la legittimità di questo atto è inficiata" dal fatto che il governo ha autorizzato la fiducia prima ancora che il testo del decreto venisse pubblicato" ha detto il capogruppo Pd alla Camera, Graziano Delrio.

"C'è totale chiusura dalla maggioranza" e il Pd "presenterà molti ordini del giorno", ha annunciato quindi il presidente dei deputati dem. Avevamo proposto ha aggiunto Delrio "il ritiro di tutti gli emendamenti e di discutere solo di vaccini e periferie. Visto che ieri c'era stata la promessa, da parte del governo, di tornare indietro sulle periferie, noi abbiamo proposto di farlo subito con un emendamento da votare all'unanimità". Invece, ha concluso "il governo è andato avanti sulla fiducia".

Milleproroghe: domani voto

Inizierà domani dalle 12,40 la 'chiama' per il voto di fiducia sul decreto Milleproroghe. Alle 11 e 15 le dichiarazioni di voto. Così ha stabilito la conferenza dei capigruppo di Montecitorio. Ancora niente data per il voto finale, invece, data l'assenza di un'intesa tra maggioranza e opposizione in protesta per la decisione del governo di porre la questione di fiducia.

Foto: studiocataldi.it
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