L'Agcom punta a un regolamento volto ad assicurare la certezza della data di spedizione delle fatture agli utenti da parte degli operatori
di Lucia Izzo - Presto Poste Italiane e tutti gli operatori del servizio postale dovranno indicare sulle bollette la data di spedizione. Agcom, infatti, è al lavoro sul provvedimento che introdurrà quest'obbligo che punta a evitare le more incolpevoli dovute ai frequenti ritardi con cui le bollette vengono consegnate al consumatore, prossime alla scadenza oppure già scadute, costringendo al pagamento di interessi di mora non dovuti.

L'innovazione, dunque, mira a limitare le controversie che per tali motivi intercorrono tra i gestori e i clienti finali, ritenuti morosi incolpevolmente. Infatti, sino ad oggi, è apparso difficile rilevare se la colpa dei ritardi fosse da imputare o meno agli operatori energetici (che potrebbero o meno aver inviato le bollette con congruo anticipo) ovvero ai servizi postali (che potrebbero aver ritardato nella consegna).

Agcom: consultazione pubblica sulla data di spedizione delle bollette

Risale a luglio, quindi, la delibera n. 398/18/CONS (qui sotto allegata) con cui l'Autorità ha indetto una consultazione riguardante la definizione delle modalità tecniche e operative che il servizio postale deve osservare per assicurare la certezza della data di spedizione delle fatture agli utenti da parte dei soggetti gestori di servizi di pubblica utilità secondo quanto stabilito dalla Legge di Bilancio 2018 (art. 9, comma 1).

Gli interessati potranno proporre osservazioni in merito fino al prossimo 25 settembre, poi spetterà al Ministero dello Sviluppo Economico provvedere all'adozione e all'operatività del regolamento necessario.

Esprime soddisfazione Federconsumatori il cui presidente, Emilio Viafora, parla di "Un piccolo passo avanti, di certo importante" che va in direzione di una "maggiore tutela dei cittadini, che spesso si vedono applicare costose more, o addirittura applicare distacchi, per non aver pagato bollette in realtà mai giunte".

Bollette: dovrà essere indicata la data di spedizione

La fattura/bolletta, rammenta Agcom nell'allegato A alla delibera (sotto in allegato) è il documento fiscale obbligatorio che comprova l'avvenuta prestazione dei servizi e il diritto a riscuoterne il prezzo. Sono noti, purtroppo, i disservizi generati all'utenza finale dal mancato o ritardato recapito della corrispondenza in Italia.

Alla stessa Autorità, infatti, erano giunte numerose segnalazioni da parte di utenti e Sindaci che lamentavano ritardi nella consegna della corrispondenza e in particolare proprio delle fatture/bollette da parte degli operatori postali, con evidenti conseguenze negative per i cittadini: interessi di mora per ritardato pagamento fino all'interruzione del servizio per mancato pagamento.

Sono state diverse le ipotesi di soluzione valutate dall'Agcom a seguito del tavolo tecnico durante il quale sono state sentite le Associazioni dei Consumatori e vagliate le osservazioni trasmesse dagli operatori.

La proposta finale elaborata e sottoposta alla consultazione pubblica è stata proprio quella dell'apposizione, da parte dell'operatore postale, della data di spedizione (accettazione/ingresso nella propria rete, con l'indicazione "spedita il xx/xx/xxx") sulla busta contenente la bolletta/fattura nel momento in cui riceve la corrispondenza da inviare al recapito.
Questa soluzione infatti è l'unica che fornisce la certezza della data di spedizione consentendo quindi all'utente finale di individuare più facilmente le responsabilità di eventuali ritardi nel recapito delle bollette.
La data dovrà dunque essere stampata sulle etichette cartacee, non essendo stata accolta la proposta con cui Poste Italiane ritenevano di adottare una soluzione per le sole fatture elettroniche: la fatturazione elettronica, dal prossimo primo gennaio, troverà infatti applicazioni solo nei confronti delle 6 milioni di partite IVA mentre gran parte degli utenti continueranno a ricevere le bollette cartacee.
Quanto alle tempistiche per attuare la novità del futuro provvedimento, Agcom ritiene che un periodo transitorio di 6 mesi dalla pubblicazione della delibera finale possa essere considerato congruo per gli operatori postali per adeguare i propri sistemi produttivi al fine di procedere alla stampa della data di spedizione sulle buste che contengono le fatture.
AGCOM DELIBERA N. 398/18/CONS
Agcom Allegato A alla delibera n. 398/18/CONS

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