Tra le novità del decreto in arrivo lotta ai ricorsi dei migranti che, difesi gratuitamente dagli avvocati, intasano i tribunali e pesano sui contribuenti

di Annamaria Villafrate - In attesa del testo definitivo del decreto migranti, si fa un gran parlare di immigrazione, uno dei temi più caldi del provvedimento.

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C'è un punto però, anticipato dal Ministro Salvini nel giugno scorso, che riaccende le polemiche, ossia l'eliminazione della reiterazione delle impugnazioni da parte dei migranti che si sono visti respingere le richieste d'asilo.

Il patrocinio gratuito garantito in questi casi ai migranti, aveva dichiarato Salvini al Corriere della Sera non fa che arricchire "la lobby degli avvocati d'ufficio", intasare le aule dei Tribunali e pesare sui contribuenti.

Decreto migranti: lotta ai ricorsi

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Secondo il Ministro il sistema previsto per le domande di protezione è appesantito da un contenzioso gravato ulteriormente dalla previsione di ricorsi reiterati da parte dei migranti. Per Salvini, per scoraggiare il fenomeno dei ricorsi e diminuire i costi per i contribuenti, che di fatto pagano gli avvocati iscritti nelle liste del gratuito patrocinio, è necessario eliminare la possibilità di reiterare l'impugnazione del provvedimento, nel momento in cui il migrante ha completato il percorso per la prima volta.

Addio avvocati e consulenti gratis per i migranti

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Nel frattempo, perfettamente in linea con le dichiarazioni di Salvini, l'art 14 del decreto (di cui si allega l'estratto) prevede, al pari di quanto avviene già nel processo penale, che se l'impugnazione, anche incidentale, viene dichiarata improcedibile o inammissibile, nessun compenso deve essere liquidato al difensore.
Ma non è tutto, il secondo comma prevede infatti che non possono essere liquidate neppure le spese relative alle consulenze tecniche di parte, se al momento del conferimento dell'incarico risultavano superflue o irrilevanti ai fini probatori.

Sui migranti: novità anche nel decreto sicurezza

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Sempre sul tema dei migranti, novità anche nel decreto sicurezza, che prevede, tra le varie misure in programma:

  • l'incremento dei posti nei Centri permanenti per il rimpatrio, con la creazione di nuove sedi in luoghi già individuati (Macomer in provincia di Nuoro, Modena, Gradisca d'Isonzo a Gorizia e Milano) e nelle regioni che al momento non ne dispongono. L'obiettivo è di ospitare 400 unità in più, che si vanno ad aggiungere alle 880 disponibili attualmente;
  • il blocco delle richieste d'asilo per chi commette reati e incremento delle ispezioni nei centri di accoglienza;
  • la perdita dello status di rifugiato in caso di permanenza prolungata;
  • il contrasto al fenomeno degli sbarchi e delle infiltrazioni di terroristi tra i migranti attraverso la modifica del Regolamento di Dublino.

Decreto migranti - Spese di giustizia

Foto: 123rf.com
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