Dopo Sicilia e Toscana anche il consiglio regionale della Calabria, ha approvato una legge di tutela del compenso professionale

di Gabriella Lax - Anche la Calabria apre all'equo compenso. Lo scorso 31 luglio 2018, il Consiglio regionale della Calabria ha approvato una legge di tutela del compenso professionale.

Equo compenso, anche la Calabria si adegua

Dopo la regione Sicilia e la Toscana è stata approvata in via definitiva, una legge regionale dal titolo "Norme in materia di tutela delle prestazioni professionali per attività espletate per conto di committenti privati e di contrasto all'evasione fiscale". La proposta di legge n. 295/10 porta la firma del consigliere regionale ingegnere Giuseppe Morrone, ed è stata caldeggiata dai Consigli degli Ordini degli ingegneri, degli architetti e dei geologi calabresi, insieme al Coordinamento Regionale di INARSIND Calabria.

La ratio della legge sta nel provvedere in modo concreto alla tutela della libera professione nell'espletamento delle prestazioni effettuate per conto dei privati.

Sul tema si è espresso Francesco Galluccio presidente di Confprofessioni Calabria, per il quale tratta di una misura «per cui ci stiamo battendo da anni- la fattura, spiega, potrà - garantire al professionista stesso un compenso equo, commisurato alla prestazione svolta. Si impedirà in tal modo che gli stessi professionisti continuino a essere penalizzati dalla concorrenza spietata o dalla necessità ad accontentarsi di compensi spesso avvilenti e indecorosi, a fronte di prestazioni professionali di qualità».

Nel contempo Inarsind Calabria e gli ordini professionali calabresi lavorano per organizzare, nei prossimi mesi, una manifestazione a carattere nazionale per approfondire i temi relativi all'applicazione pratica della legge e la sua eventuale estensione a livello nazionale.

Equo compenso in Sicilia e Toscana

Ricordiamo che, nei giorni scorsi, la giunta regionale della Sicilia ha annunciato una delibera che garantirà ai lavoratori autonomi un compenso «commisurato alla quantità e qualità della professione svolta», ed inoltre «conforme ai parametri ministeriali», così stabilito dai provvedimenti contenuti nell'ultima legge di bilancio.

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Già nei mesi scorsi invece, la regione Toscana, era stata la prima a dare effettività alla legge sull'equo compenso, con una delibera approvata nella sua ultima seduta dalla giunta regionale su proposta dell'assessore alla Formazione e al lavoro, Cristina Grieco.

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Foto: 123rf.com
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