Dopo avere concluso con successo la prima campagna di raccolta fondi online, tante imprese tornano a chiedere capitali agli investitori di internet. Vediamo cos'è, come funziona l'equità crowdfunding e i motivi del suo successo

di Gabriella Lax - Con l'equity crowdfunding, tante imprese, dopo aver chiuso con successo una prima campagna di raccolta fondi online, tornano a chiedere fondi internauti. Un secondo step che, nella maggior parte dei casi, è sintomo di crescita e fiducia.

Cos'è l'equity crowdfunding

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Entrato in scena come un'evoluzione del crowdfunding tradizionale (ossia la raccolta di fondi online), l'equity crowdfunding consente a una società di incassare finanziamenti online. Gli investitori che contribuiscono alla raccolta hanno in cambio un titolo di partecipazione all'azienda, accedendo a tutti i diritti patrimoniali e amministrativi che ne conseguono. Nel nostro Paese, la quota media assegnata è circa del 15%. Dunque un'azienda si presenta online sulle piattaforme apposite, chiarisce gli obiettivi e il target di raccolta che dovrà essere raggiunto entro la fine della campagna. Grazie al nuovo regolamento Consob, entrato in vigore a inizio anno, la raccolta online sarà disponibile anche per le Pmi che rispondono ai criteri della definizione data dall'Unione europea.

Equity crowdfunding, bis nella raccolta dei capitali

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I dati arrivano dal terzo report realizzato dall'Osservatorio Crowdinvesting della School of Management del Politecnico di Milano e sono riportati da Italia Oggi. Il volume complessivo di raccolta è oltre i 249 milioni di euro (153 milioni nell'ultimo anno), mentre nei primi mesi del 2018 è stato superiore a tutto il 2017. Fino al 30 giugno 2018, l'equity crowdfunding è pari a un valore di 33,3 milioni di euro; la raccolta è di 20,9 milioni di euro solo nell'ultimo anno, tre volte tanto rispetto a quello scorso. Il lending crowdfunding ha raccolto 216,9 milioni di euro, di cui 132,3 milioni solo nell'ultimo anno, raddoppiando rispetto a quello passato. E poi nel 2017 c'è stato appunto il debutto del real estate crowdfunding, che muove i primi passi con 2,6 milioni di euro di progetti equity e 3 milioni di prestiti, ma dalla grande prospettiva.

Equity crowdfunding, in Italia autorizzati dalla Consob 27 portali

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Andando ad esaminare il report più da vicino scopriamo che al 30 giugno scorso, secondo i dati raccolti dall'Osservatorio, in Italia erano autorizzati dalla Consob 27 portali, alcuni non ancora operativi.

Le campagne di raccolta sono state 231, relativi a 214 imprese. Nell'ultimo anno sono state diffuse online 122 campagne. In media ogni campagna riceve il sostegno di 65,9 investitori. L'Osservatorio ha censito 5.685 sottoscrizioni (per il 35% sotto i 499 euro, per il 51% comprese fra 500 e 5 mila euro) effettuate da 3.250 persone fisiche e 279 persone giuridiche (in gran parte società di servizi, immobiliari e commerciali).

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Foto: 123rf.com
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