Parte l'invio delle comunicazioni dell'Agenzia delle Entrate per rispondere ai contribuenti che hanno aderito alla rottamazione delle cartelle

di Redazione - 950mila lettere in arrivo per la rottamazione-bis. L'Agenzia delle Entrate-Riscossione ha lanciato la fase 2 della definizione agevolata con l'invio delle comunicazioni ai contribuenti che hanno aderito alla seconda edizione dell'operazione, come previsto dalla legge (dl 148/2017 convertito dalla legge 172/2017).

La rottamazione-bis, si ricorda, è partita ad ottobre 2017 e si è conclusa il 15 maggio scorso con oltre 950mila adesioni (di cui oltre il 60% tramite canali digitali) e pec.

Rottamazione-bis, cosa contiene la lettera

Ora, si entra nel vivo dell'operazione, con la "Comunicazione delle somme dovute", ossia la lettere inviata dall'Agenzia delle Entrate che informa coloro che hanno aderito dell'accoglimento o dell'eventuale rigetto della domanda, oltre che di eventuali carichi di debiti che non possono rientrare nella definizione agevolata, degli importi da pagare e delle date entro cui effettuare il pagamento.

L'Agenzia ha predisposto, rispetto alla dichiarazione di adesione alla definizione agevolata, 5 comunicazioni per differenti tipologie di casi: AT (accoglimento totale della richiesta); AP (accoglimento parziale della richiesta); AD (sia per i debiti "rottamabili" che per gli eventuali debiti non "rottamabili" non occorre pagare nulla); AX (per i debiti "rottamabili" non c'è nulla da pagare mentre esiste un debito residuo per i debiti non "rottamabili"); RI (rigetto dell'adesione).

La comunicazione contiene anche i bollettini di pagamento in base alle scelte effettuate in fase di compilazione del modulo (da una a un massimo di 5 rate nel caso di cartelle relative a carichi affidati in riscossione dal 1 gennaio al 30 settembre 2017 oppure da una a un massimo di 3 rate nel caso di cartelle contenenti carichi affidati dal 2000 al 2016) e il modulo per l'addebito in conto corrente.

La comunicazione sarà disponibile a partire dal mese di luglio 2018 anche sull'area riservata del portale.

Come pagare

È possibile effettuare il pagamento presso: la propria banca, gli sportelli bancomat (ATM) degli istituti di credito che hanno aderito ai servizi di pagamento CBILL, il proprio internet banking, gli uffici postali, i tabaccai aderenti a Banca 5 SpA e tramite i circuiti Sisal e Lottomatica, sul portale di Agenzia delle entrate-Riscossione e con l'App EquiClick tramite la piattaforma PagoPa e, infine, direttamente agli sportelli.

Per aderire al servizio di addebito diretto su conto corrente, è necessario, spiega l'Agenzia, "che la richiesta di attivazione del mandato, nel rispetto delle procedure e degli adempimenti previsti dal sistema interbancario, venga presentata alla banca del titolare del conto almeno 20 giorni prima della scadenza della rata".

Cosa succede per chi non paga

La legge prevede, ricordano le Entrate, che con il pagamento della prima rata della Definizione agevolata verranno revocati eventuali piani di rateizzazione precedenti.

In caso di mancato, insufficiente o tardivo pagamento della prima/unica rata - in scadenza al 31 luglio 2018 per i carichi affidati in riscossione nel 2017 e al 31 ottobre 2018 per quelli affidati in riscossione nel periodo dal 2000 al 2016 - della Definizione agevolata, inoltre, anche limitatamente a quei carichi contenuti nella Comunicazione che si è scelto di non pagare, "la stessa non produce effetti e non è possibile ottenere nuovi provvedimenti di rateizzazione salvo che per le cartelle e gli avvisi notificati da meno di 60 giorni dalla data di presentazione della dichiarazione di adesione". Potranno, invece, essere ripresi i pagamenti delle rateizzazioni in essere alla data di presentazione della domanda di Definizione agevolata e in regola con i precedenti pagamenti.

Infine, in caso di mancato, insufficiente o tardivo pagamento delle rate successive alla prima non sarà più possibile proseguire eventuali precedenti rateizzazioni in quanto già revocate al pagamento della prima rata.


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