A 13 anni ha gia' avuto 'numerosi rapporti sessuali', pertanto l'abuso avvenuto 'dietro il suo consenso' e' meno grave. Dal momento che la personalita' 'dal punto di vista sessuale' e' gia' 'sviluppata'. E' la sconcertante considerazione con la quale la Corte di Cassazione ha accolto la richiesta di attenuanti come fatto di minore gravita' di un 40enne di Cagliari, Marco T., condannato a tre anni e quattro mesi di reclusione per violenza sessuale nei confronti della figlia minorenne della convivente, Valentina, di anni 13, con la quale aveva avuto un rapporto orale. Per la suprema Corte, nonostante la condotta dell'uomo sia 'riprovevole', il rapporto, scelto dalla ragazzina che aveva rifiutato un rapporto completo con il patrigno in forma cautelativa a causa dei precedenti da tossicodipendente dell'uomo, in un certo qualmodo e' meno grave in quanto 'la ragazza gia' a partire dall'eta' di 13 anni aveva avuto numerosi rapporto sessuali con uomini di ogni eta'', cosi' che 'e' lecito ritenere che gia' al momento dell'incontro con l'imputato la sua personalita' dal punto di vista sessuale fosse molto piu' sviluppata di quanto ci si puo' normalmente aspettare da una ragazza della sua eta''.

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