Parità di salario e più tutele. Approvata la direttiva europea diretta a garantire una migliore protezione dei lavoratori distaccati all'estero

di Redazione - Parità di salario e più tutele. Sono le principali novità della direttiva approvata ieri in via definitiva dal Parlamento europeo con 456 voti favorevoli, 147 contrari e 49 astensioni.

La direttiva (sotto allegata), recante modifiche alla direttiva 96/71/CE è diretta ad assicurare una migliore protezione dei lavoratori distaccati all'estero e una concorrenza leale tra le imprese. Gli Stati membri ora, hanno due anni di tempo per adeguare le normative interne.

Lavoratori distaccati: le nuove regole

La riforma approvata ieri, introduce diverse novità che dovranno essere recepite dagli Stati membri per i lavoratori distaccati all'estero.

Nello specifico:

- le imprese che distaccano dovranno garantire ai lavoratori le medesime condizioni riconosciute ai dipendenti interni sulla base delle vigenti disposizioni;

- ai lavoratori distaccati si applicheranno le norme del paese ospitante in materia di retribuzione;

- la durata del distacco viene fissata a 12 mesi con possibile proroga di altri 6 mesi; al termine, il lavoratore può decidere se rimanere nel paese ospitante sottostando alla normativa nello stesso vigente;

- viene ridotto a 12 mesi (in luogo degli attuali 24) il periodo in cui il lavoratore distaccato mantiene il regime previdenziale del paese di provenienza;

- ai lavoratori distaccati dovranno applicarsi altresì le norme sui periodi massimi di lavoro e minimi di riposo e sulla durata minimi dei congedi retribuiti.

Direttiva Lavoratori distaccati

Foto: 123rf.com
In evidenza oggi: