La soluzione del ministero dell'Economia per la questione degli assegni circolari privi della clausola di non trasferibilità stabilisce una sanzione fissa pari al 10% dell'importo trasferito per importi non superiori ai 30 mila euro

di Gabriella Lax - Arriva la sanatoria per gli assegni circolari ancora privi della clausola di non trasferibilità. Ad anticipare la determina del ministero dell'Economia, già recepita nel decreto legislativo sull'utilizzo ai fini fiscali dei dati antiriciclaggio, in dirittura d'arrivo al consiglio dei ministri, ci pensa Italia Oggi.

Assegni senza clausola non trasferibile, sanzioni al 10%

Si chiude così il capitolo delle sanzioni salate destinate a chi utilizza assegni vecchi di più di dieci anni privi della clausola di intrasferibilità.

Il ministero dell'Economia ha optato per una sanzione minima pari al 10% se l'importo è non superiore ai 30 mila euro e per l'applicazione di questa misura per le violazioni commesse nel periodo tra il 4 luglio 2017 e la data di entrata in vigore delle nuove regole anche nel caso in cui sia stato già effettuato il pagamento in misura ridotta. A questo si aggiunga l'articolo 2, comma 1, lettera c, che cambia le disposizioni antiriciclaggio, modificando l'entrata in vigore (articolo 69) cioè «Per le violazioni commesse anteriormente all'entrata in vigore del decreto legislativo 25 maggio 2017, n. 90 si applica la legge vigente all'epoca della commessa violazione, se più favorevole, ivi compresa l'applicabilità dell'istituto del pagamento in misura ridotta».

In precedenza la legge più favorevole all'epoca della violazione si applicava solo per le violazioni commesse «anteriormente all'entrata in vigore del presente decreto» (il 231/07).

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