Entra oggi in vigore il decreto del ministero della giustizia che disciplina la procedura per le aste telematiche sul Portale delle Vendite Pubbliche

di Gabriella Lax - Vanno a regime da oggi le aste telematiche legate al processo esecutivo e alle procedure concorsuali svolte secondo le regole del codice di procedura civile.

Sono infatti passati 90 giorni dal 10 gennaio 2018, data di pubblicazione del Decreto del ministero della Giustizia del 5 dicembre 2017 di accertamento della piena funzionalità del Portale delle Vendite Pubbliche.

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Cinque anni invece sono passati dall'inizio della sperimentazione della digitalizzazione delle vendite giudiziarie.

Modalità di svolgimento dell'asta telematica

Circa le modalità di svolgimento della vendita telematica, in premessa è bene precisare che per gara telematica s'intende la modalità di svolgimento della vendita realizzata tramite una specifica piattaforma informatica messa a disposizione dal Gestore della Vendita ovvero un soggetto privato che dispone del software per l'asta telematica, iscritto all'apposito registro ministeriale. La stessa piattaforma dà la possibilità agli offerenti accreditati di presentare l'offerta e di partecipare all'asta telematica e, nello stesso tempo, al referente della procedura di validare o rifiutare le offerte ricevute, partire con le operazioni d'asta, decretare l'aggiudicazione, predisporre i relativi verbali e i conseguenti depositi sui registri informatici di cancelleria.

I casi in cui è obbligatoria l'asta telematica

L'asta telematica è obbligatoria nei casi di «vendite disposte dal giudice o dal professionista delegato», ipotesi non chiara che, come chiarisce il Sole 24 Ore, alimenta dubbi sui poteri del professionista delegato, considerato che il programma della vendita è contenuto nella delega della fase liquidatoria. Questo porta il Notariato a ritenere che la continuazione con aste tradizionali - in sostanziale regime transitorio - sia possibile fino all'esaurimento della delega per i procedimenti già in corso. Si tratta comunque di un'eccezione che chiude definitivamente l'epoca delle aste tradizionali.

Il Portale delle vendite pubbliche

Il Portale delle vendite pubbliche si colloca come uno strumento che, per i terzi probabili acquirenti in vendita forzata, regala un indiscutibile vantaggio rispetto al sistema tradizionale, rappresentato dal fatto che essi possono accedere non solo agli avvisi di vendita dell'ufficio giudiziario del circondario in cui risiedono, ma agli avvisi relativi a tutte le vendite pubbliche, incluse quelle che venissero effettuate esclusivamente con modalità analogiche.

Le reazioni delle categorie professionali

Hanno risposto positivamente le categorie professionali che più da vicino sono coinvolte nella riforma, pur manifestando i rilievi del caso. Per i notai ad esempio, servirebbe limitare «la possibilità di utilizzo della figura del presentatore ad un unico soggetto offerente, e che i gestori delle vendite telematiche siano scelti secondo criteri di affidabilità e sicurezza del sistema informatico sottostante» in modo da prevenire contestazioni relative alla trasparenza della gestione dell'asta telematica. Per l'Ordine dei commercialisti si tratta di un processo evolutivo necessario ma «da implementare ed affinare con cura».


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