Autostrade per l'Italia è stata condannata in appello alla rimozione dei tutor, ma la società avvisa che saranno sostituiti da nuovi apparati

di Marina Crisafi - I tutor vanno rimossi, anzi "distrutti" in quanto costruiti in violazione di un brevetto. È quanto ha ordinato la Corte d'Appello di Roma decidendo un caso che va avanti da oltre un decennio, decretando la vittoria della piccola società Craft contro Autostrade per l'Italia.

Tutor vanno rimossi

Per il giudice capitolino, i Tutor, quale sistema di rilevamento della velocità, collocati sulla rete di Autostrade per l'Italia vanno rimossi, o addirittura distrutti, giacchè costruiti in violazione di un brevetto. Non solo. la Corte ha anche stabilito che la società dovrà astenersi "per il futuro dal fabbricare, commercializzare e utilizzare il sistema in violazione del brevetto". E ogni giorno trascorso prima della rimozione degli apparecchi costerà 500 euro di sanzione civile ad Autostrade e a favore della Craft.

Autostrade: pagheremo la sanzione e installeremo nuovi apparati

La società Autostrade tuttavia ha già dichiarato in una nota che la decisione della Corte sarà impugnata in Cassazione e che, in ogni caso, "il Tutor non verrà rimosso dalla rete di Autostrade per l'Italia, ma sarà immediatamente sostituito con un nuovo sistema diverso da quello attuale". Ciò ovviamente facendosi "carico della sanzione pecuniaria prevista per mantenere attivo il sistema attuale fino alla sostituzione integrale degli apparati con altro sistema di rilevazione della velocità media, che avverrà entro tre settimane".

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Foto: 123rf.com
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