Secondo la commissione Ue l'Italia non ha rispettato gli standard prescritti per le patenti di guida. Messa in mora per il nostro Paese, ma anche per Lettonia, Germania e Paesi Bassi

di Gabriella Lax - Le patenti italiane sono poco chiare e, per questo, il nostro Paese rischia una maxi sanzione da parte dell'Unione Europea. Documenti non a norma, che non indicano in modo puntuale le limitazioni alla guida, prima fra tutte l'obbligo di portare gli occhiali al volante.

Patenti italiane: arriva la messa in mora della commissione Ue

E' stata la Commissione Ue ad inviare al Governo una lettera di costituzione in mora per non avere rispettato gli standard prescritti dalla direttiva 2006/126/CE. Primo passaggio questo prima dell'avvio di una procedura di infrazione comunitaria. L'Italia è in buona compagnia insieme a Lettonia, Germania e i Paesi Bassi.

La direttiva, nel suo contenuto, è chiara nello stabilire che nelle patenti devono essere indicate le limitazioni e altre informazioni supplementari per i guidatori che sono ignorati dal documento italiano. Per questo motivo, la commissione, nella lettera di messa in mora, chiarisce che l'Italia e gli altri 3 stati, hanno adottato a livello nazionale delle misure che "contrastano con alcune di tali prescrizioni", da qui il rischio della maxi sanzione.

Dopo la lettera, il governo ha 60 giorni di tempo per replicare in forma scritta alle argomentazioni della Commissione, nel caso in cui le spiegazioni non dovessero essere accettate, lo stesso organo europeo, con parere motivato dovrebbe rivolgersi alla Corte di Giustizia per avviare il procedimento di deferimento.


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