Le detrazioni, i requisiti di spesa e tutto quello c'è da sapere per beneficiare delle agevolazioni previste dalla legge per chi acquista stufe a gas, elettrica, a legna o a pellet

di Annamaria Villafrate: La legge di bilancio 2018 prevede bonus, agevolazioni e detrazioni fiscali per tutti coloro che nel corso dell'anno decidono di ristrutturare casa, acquistare elettrodomestici, arredi e ottimizzare l'efficienza energetica.

Tra i vari bonus e agevolazioni quelli per l'acquisto di una stufa, benefici che variano in base al tipo di alimentazione della stessa: gas, elettrica, legna o pellet.

Bonus 2018 stufe a pellet

Chi acquista una stufa a pellet nel corso del 2018 può detrarre dall'Irpef una parte del costo sostenuto se esso è legato:

  • a lavori di ristrutturazione
  • acquisto di mobili ed elettrodomestici o
  • ad opere per migliorarne l'efficienza energetica della propria abitazione.

La richiesta del bonus per l'acquisto di una stufa infatti deve specificare il tipo di spesa sostenuta per l'abitazione dal primo gennaio fino al 31 dicembre 2018. La detrazione del 50% o del 65% infatti dipende dal tipo di spesa e di stufa acquistata. Vediamo nel dettaglio cosa prevede la legge.

Bonus 2018 stufe a pellet e lavori di ristrutturazione

Quando l'acquisto di una stufa a pellet segue i lavori di ristrutturazioni della casa, si può chiedere un bonus del 50%, per cui dall'Irpef si può detrarre il 50% del costo della stufa.

Bonus 2018 stufe elettriche e a pellet: acquisto di elettrodomestici

La detrazione del 50% è prevista poiché l'acquisto di una stufa a pellet o elettrica rientra anche nell'ambito del bonus previsti per l'acquisto di mobili e grandi elettrodomestici 2018. Il bonus mobili prevede infatti la possibilità di detrarre dall'Irpef i costi relativi all'acquisto di arredi e grandi elettrodomestici destinati a un'abitazione ristrutturata. Il bonus è previsto anche se si acquistano condizionatori e stufe elettriche, purché di classe non inferiore alla A+.

Bonus 2018 mobili: sostituzione della caldaia

Tra gli interventi di manutenzione straordinaria che beneficiano di agevolazioni fiscali rientra anche l'acquisto di una caldaia, purché faccia risparmiare energia rispetto a prima. La Regione Lazio ha emesso un bando di incentivi per le caldaie 2018 investendo 4,8 milioni di euro. L'agevolazione è prevista per tutti coloro che sostituiscono la vecchia caldaia o stufa con generatori di calore a basse emissioni o alimentati a gas. La finalità di questo provvedimento è di favorire la rottamazione di caldaie, stufe, termo camini a legno con generatori a basse emissioni, ma ad alto rendimento.

Bonus 2018 stufe a pellet: riqualificazione energetica

Chi acquista una stufa a pellet per favorirne l'efficienza energetica della propria abitazione (senza spese di ristrutturazione) può beneficiare di un bonus fiscale nella misura del 65% delle spese sostenute. La legge di bilancio 2018 ha infatti confermato, con qualche modifica, l'Ecobonus, un'agevolazione che consente di detrarre dall'Irpef o dall'Ires, nella misura del 65 % i costi sostenuti per interventi di riqualificazione energetica di case, edifici condominiali, capannoni, negozi e uffici.

Stufe a legna 2018: il conto termico

Un'altra agevolazione in vigore dal 2016 è il conto termico, un sistema incentivi con cui lo Stato finanzia anche fino al 65% della spesa sostenuta per l'acquisto di prodotti a basse emissioni. Chi intende beneficiarne del conto termico deve ricavare il valore di PP (particolato primario) del modello di stufa a legna o a pellet che vuole acquistare dalle tabelle tratte dall'allegato II del decreto del 28.12.2012.

Questo beneficio fiscale però non si può cumulare con le detrazioni fiscali del 50% o del 65% descritte per l'acquisto di su stufe a legna o a pellet. Il contribuente infatti al momento del bonifico deve indicare quale delle due agevolazioni intende chiedere. Entrambi gli incentivi si possono scaricare dalla dichiarazione dei redditi e si recuperano in dieci anni.

Bonus stufe 2018: come si deve pagare

Per poter beneficiare dei bonus 2018 stufe è necessario che:

  • gli acquisti, così come le spese di trasporto e montaggio siano pagati con bonifico o carta credito o di debito (bancomat), ossia con sistemi di pagamento tracciabili. La data di pagamento effettuato tramite carta di credito o debito coincide con quello di utilizzo della carta risultante anche dalla ricevuta di transazione, senza che rilevi il giorno di addebito sul conto corrente. Non sono ammessi altri sistemi di pagamento (assegno bancario, contanti, etc.);
  • l'installazione della stufa a pellet sia effettuata da un tecnico qualificato e autorizzato a rilasciare il certificato di conformità sulle capacità termiche della stufa.

Bonus stufe 2018: documenti da conservare

Per chiedere e ottenere la detrazione Irpef prevista dal bonus è necessario conservare i seguenti documenti:

1. la ricevuta del bonifico da cui deve risultare la data e la causale del versamento (se l'acquisto beneficia della detrazione del 50%deve riportare la dicitura "Lavori di ristrutturazione edilizia art. 16-bis DPR 22 dicembre 1986 n. 917." Se invece l'acquisto beneficia della detrazione del 65% la deve riportare: "Lavori di riqualificazione energetica. Detrazione 65%, ai sensi dell'art.1, commi 344-347, Legge 27 dicembre 2006, n. 296"), il numero della fattura e i dati di chi richiede la detrazione (che può anche essere diverso dal soggetto che effettua il bonifico), e il codice fiscale del beneficiario;

2. la ricevuta di eseguita transazione, se il pagamento viene effettuato con carta di credito o debito;

3. i documenti da cui risulta l'addebito sul conto corrente;

4. la fattura di acquisto del bene, in cui devono essere indicate natura, qualità e quantità di beni e servizi acquistati;

5. la dichiarazione di ristrutturazione o il titolo comunale che abilita alla ristrutturazione e da cui risulta la data di inizio lavori. Se poi l'intervento non prevede questo documento come obbligatorio, si può anche presentare una dichiarazione sostitutiva dell'atto di notorietà.

Cosa fare dopo la fine dei lavori

  • Conclusi i lavori in casa è necessario:
  • Entro 90 giorni inoltrare all'ENEA la dichiarazione del produttore sulle capacità termiche della stufa a pellet.
  • Suddividere la spesa totale scontata del 65% o del 50% in 10 rate annuali uguali e portare in detrazione la prima quota sulla dichiarazione dei redditi successiva, compilando gli appositi riquadri modello 730/2018 o modello Redditi 2018, indicando anche i dati catastali dell'immobile ristrutturato o riqualificato dal punto di vista energetico.
  • Raccogliere tutta la documentazione della stufa, tra cui il certificato di conformità e il bonifico e consegnarli al proprio commercialista o ad altro soggetto che fornisce assistenza fiscale.
  • Conservare tutti i documenti per eventuali controlli fiscali dell'Agenzia delle Entrate.


Foto: 123rf.com
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