Lo scorso 30 gennaio, in occasione della Giornata europea della protezione dei dati personali, il garante per la privacy ha lanciato il vademecum per la riservatezza

di Gabriella Lax - Poche e semplici regole per tutelare la privacy dei bambini che utilizzano smart toys. Lo scorso 30 gennaio, in occasione della Giornata europea della protezione dei dati personali, il garante per la privacy ha lanciato il vademecum per la riservatezza. Si tratta di una scheda parte di un'ampia serie di prodotti di divulgazione ideati dall'Autorità per sensibilizzare gli utenti e che inaugura un nuovo settore dedicato all'Internet delle cose (Internet of Things, o IoT).

Di seguito una sintesi del decalogo di regole da rispettare per tutelare la privacy.

Privacy e smart toys, le regole da rispettare

Occhio intanto a quali e quanto dati tratterà il giocattolo. Se per attivarlo vengono richieste informazioni come il nome del bambino o la sua età, è bene leggere con attenzione l'informativa sulla confezione o sul sito dell'azienda produttrice.

In caso di connessione a internet sarà sufficiente diffondere solo le informazioni strettamente necessarie alla registrazione. Quindi si possono utilizzare pseudonimi per gli account, disattivare la geolocalizzazione, bloccare l'accesso (richiesto da alcune app) alla memoria, al microfono, al wifi o alla connessione bluetooth dello smartphone o del tablet.

Riguardo alla privacy, in particolare alle password, è bene impostarne una complessa e completa. Occhio poi all'antivirus affinchè sia sempre aggiornato.

Il giocattolo non utilizzato va disconnesso e spento perché ad esempio, se capace di registrare e raccogliere le voci, potrebbe divulgare gusti e abitudini dell'intera famiglia.

I genitori dovrebbero impedire e bloccare per sicurezza la funzione che fa condividere online foto e video.

Infine, se ci si sbarazza del giocattolo, accertarsi di non aver lasciato memorizzati dati sensibili degli account personali.


Foto: 123rf.com
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