La vicenda avvenuta nel veneziano ha riguardato una maestra delle primarie licenziata per incapacità all'insegnamento. Respinto il ricorso dal giudice del lavoro

di Redazione - Scuola con la "q", ma anche sciacquone senza "c", dove servivano le doppie le toglieva e viceversa. Per questo motivo un'insegnante del veneziano, come riporta La nuova Venezia, dopo le numerose proteste dei genitori, era stata licenziata, ricevendo una dispensa per "asserita incapacità" all'insegnamento.

La donna aveva fatto ricorso al giudice del lavoro. Ma i giudici l'hanno respinto.

La vicenda

La vicenda aveva inizio con le proteste dei genitori degli alunni di due classi primarie di istituti del veneziano che, in più occasioni, ricorda il quotidiano La nuova Venezia, ne avevano contestato la preparazione come maestra d'italiano.

La donna veniva quindi licenziata data l'incapacità didattica e dopo l'allontanamento, aveva fatto ricorso al giudice del lavoro contro la decisione del ministero che l'aveva mandata a casa dopo la segnalazione della dirigente.

Ma ora anche la magistratura ha deciso che la maestra non potrà insegnare. Per il giudice del lavoro il provvedimento con cui la donna è stata dispensata dall'insegnamento è legittimo. Né è stata accolta la domanda con cui l'insegnante chiedeva di essere assegnata ad altre mansioni o trasferita in altro istituto.


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