Il fisco riconosce un credito di imposta ai cittadini che hanno preso parte a una negoziazione assistita o a un arbitrato

di Valeria Zeppilli - Anche per quest'anno il fisco ha predisposto degli incentivi per la degiurisdizionalizzazione, riconosciuti a tutti coloro che nel corso del 2017 hanno corrisposto al proprio avvocato un compenso per procedimenti di negoziazione assistita andati a buon fine o per arbitrati terminati con lodo. Il decreto del ministero della giustizia del 1° aprile 2017, ha modificato i termini della trasmissione delle istanze per ottenere tale beneficio, disponendo che a partire dal 2018, le richieste vadano effettuate nel periodo compreso tra il 10 gennaio e il 10 febbraio di ogni anno.

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Bonus avvocati 2018: quanto e a chi spetta

Praticamente, il bonus avvocati è un contributo economico che viene riconosciuto ai cittadini sotto forma di credito di imposta ed è pari a 250 euro.

Ad esso hanno diritto tutte le parti che hanno preso parte alla negoziazione o all'arbitrato, purché, però, i procedimenti abbiano avuto un esito positivo e siano quindi terminati con successo.

Come e quando richiedere il bonus avvocati

La finestra temporale entro la quale è possibile fare richiesta del bonus si è da poco aperta: la domanda va necessariamente presentata in via telematica tra il 10 gennaio e il 10 febbraio 2018.

A tal fine, occorre utilizzare l'apposito form messo a disposizione sul sito del Ministero della giustizia, allegando anche tutti i documenti richiesti.

In particolare vanno allegati:

  • copia del documento di identità del richiedente,
  • copia della fattura dell'avvocato o dell'arbitro,
  • copia del documento attestante l'avvenuto pagamento,
  • copia della convenzione di negoziazione assistita (solo per la negoziazione assistita),
  • copia della trasmissione dell'accordo al Consiglio dell'ordine degli avvocati (solo per la negoziazione assistita),
  • copia del lodo arbitrale (solo per l'arbitrato),
  • copia del provvedimento giudiziale di trasmissione del fascicolo (solo per l'arbitrato).

Il Ministero della giustizia comunicherà poi al richiedente l'importo del credito di imposta effettivamente spettante.

Come utilizzare il bonus

Se il bonus è riconosciuto, il cittadino, per poterlo utilizzare, deve indicare il credito di imposta nella dichiarazione dei redditi e può utilizzarlo anche in compensazione. Il titolare di partita Iva può utilizzarlo solo in compensazione.

Valeria Zeppilli

Foto: 123rf.com
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