E' stata pubblicata (Gazzetta Ufficiale n. 269 del 18 novembre 2005) la Legge costituzionale recante "Modifiche alla Parte II della Costituzione". Tra le novità più importanti della Legge, rileviamo che: è stato istituito il Senato federale della Repubblica (quale Camera rappresentativa degli interessi del territorio e delle comunità locali); è stato ridotto il numero complessivo dei parlamentari (518 alla Camera dei deputati, 252 al Senato federale); è stato snellito l'iter di approvazione delle leggi (salvo alcune materie, riservate al procedimento collettivo delle due Camere, il modello prevalente è quello dei procedimenti monocamerali. In base a tale sistema, non è più richiesta una doppia approvazione di Camera e Senato sullo stesso testo); è stato assegnato un ruolo specifico alle opposizioni alla Camera e alle minoranze al Senato; è stato rimodulato l'assetto delle attuali competenze legislative (da un lato, ritornano allo Stato alcune materie difficilmente frazionabili, dall'altro si valorizza il ruolo delle autonomie regionali, attraverso l'attribuzione di competenze esclusive attinenti alla sanità, alla scuola e alla sicurezza pubblica -devolution -); sono state modificate le modalità di elezione e le funzioni del Presidente della Repubblica (quale supremo garante della Costituzione); è stata introdotta in Costituzione la figura delle Autorità amministrative indipendenti; è stato rafforzato il ruolo delle Regioni speciali nel procedimento di approvazione dei rispettivi statuti; è stato rafforzato il ruolo dell'Esecutivo (sia attraverso l'indicazione diretta del Primo ministro da parte del corpo elettorale, sia attraverso il ruolo che questi assume all'interno del Consiglio dei ministri); si è reso sempre possibile il ricorso al referendum sulle leggi costituzionali. Come prevede la Costituzione, poichè non è stato approvato nella seconda votazione da ciascuna delle Camere a maggioranza di due terzi dei suoi componenti, ora il testo potrà essere sottoposto a referendum.

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