L'Inps comunica che entro il 31 dicembre per continuare a ricevere o riattivare il bonus bebè i beneficiari devono presentare nuova Dsu

di Gabriella Lax - Per il bonus bebè c'è l'obbligo di rinnovo Isee entro il 31 dicembre. A ricordarlo è l'Inps, nel messaggio n. 4476/2017 (sotto allegato) con il quale l'istituto fornisce un'importante comunicazione riferita all'assegno di natalità introdotto dalla legge di bilancio 2015. Dunque, per continuare a ricevere o per riattivare l'erogazione della misura a sostegno delle famiglie, i soggetti beneficiari devono presentare entro il 31 dicembre la dichiarazione sostitutiva unica che servirà per il rilascio dell'ISEE aggiornato.

Il bonus bebè e le verifiche dell'Inps

Il bonus bebè è destinato alle famiglie con un figlio nato, adottato o in affido preadottivo tra il 1° gennaio 2015 e il 31 dicembre 2017 e con un Isee non superiore a 25mila euro. Il beneficio consiste in un assegno annuale corrisposto mensilmente a partire dal mese della nascita o di ingresso del figlio adottato o affidato e fino al terzo anno di vita del bambino (o dell'ingresso in famiglia del figlio adottato o affidato).

L'importo del bonus bebè dipende dall'Isee del nucleo familiare: 960 euro annui (80 euro al mese per 12 mesi) per chi ha un Isee superiore a 7mila euro annui e non superiore a 25mila; 1.920 euro annui (160 euro al mese per 12 mesi) per chi ha un Isee non superiore a 7mila euro annui. Il pagamento dell'assegno viene fatto ogni mese dall'Inps al richiedente con bonifico domiciliato, accredito su conto corrente bancario o postale, libretto postale o carta prepagata con iban intestati al richiedente.

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Proprio l'Inps, nel corso di una serie di verifiche delle domande di assegno, ha evidenziato che parecchi utenti, dopo aver presentato le richieste per gli anni 2015/2016, non hanno poi provveduto alla presentazione della dichiarazione sostitutiva unica (dsu) necessaria al rilascio dell'Isee 2017.

Per loro è scattata la sospensione dell'erogazione del bonus bebè per il 2017.

Bonus bebè, rinnovo e riattivazione

Le famiglie alle quali è stata sospesa l'erogazione dell'assegno mensile per l'anno in corso per sbloccare i pagamenti e ricevere gli arretrati dovranno ripresentare, quindi, una nuova Dsu.

L'Istituto di previdenza, inoltre, comunica che la mancata presentazione della dsu entro il 31 dicembre 2017, comporterà non solo la perdita delle mensilità per il 2017, ma anche la decadenza della domanda di assegno presentata nel 2016 e in alcuni casi nel 2015. Nel caso di decadenza l'utente che ha presentato domanda nel 2016 e si trova in possesso dei requisiti di legge, potrà proporre una nuova domanda di assegno nel 2018, per il periodo residuo. Tuttavia, in questo caso, non potrà riavere le mensilità dell'anno 2017, ma si vedrà riattivato il beneficio solo dalla data di presentazione della nuova domanda.

Inps messaggio n. 4476/2017
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