Approvato definitivamente il ddl che riforma il sistema elettorale. Le novità e il testo del Rosatellum

di Marina Crisafi - Via libera definitivo alla legge elettorale. Nonostante le polemiche e le manifestazioni di piazza, il Senato ha confermato la fiducia al Governo e approvato oggi, il Rosatellum-bis, con 214 voti favorevoli, 61 contrari e 2 astenuti, recante "Modifiche al sistema di elezione della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica. Delega al Governo per la determinazione dei collegi elettorali uninominali e plurinominali".

La nuova legge, che prende il nome dal capogruppo Pd alla Camera, Ettore Rosato, introduce nell'ordinamento un sistema misto, proporzionale per il 64% e maggioritario per il 36%. Prevista anche la scheda unica (senza voto disgiunto), la soglia di sbarramento e la possibilità di riunirsi in coalizione.

La scheda in pillole della nuova legge elettorale:

Come si vota: scheda unica

A differenza del precedente sistema, la nuova scheda elettorale sarà unica. Nella stessa ci sarà il nome del candidato nel collegio uninominale, affiancato dal simbolo o dai simboli dei partiti che lo sostengono. Non è consentito il voto disgiunto. In pratica, l'elettore vota il contrassegno della lista prescelta e il voto andrà anche al candidato.

Collegi uninominali e plurinominali

Il 36% dei seggi con la nuova legge sarà assegnato con un sistema maggioritario su collegi uninominali, il 64% con criteri proporzionali. Alla Camera saranno 232 i collegi uninominali e gli altri 386 saranno assegnati col proporzionale (cui si aggiungeranno i 12 seggi nelle circoscrizioni estere). Al Senato, invece, i collegi uninominali saranno 102 e 207 i plurinominali, più i 6 seggi degli eletti all'estero.

La soglia di sbarramento

Soglia di sbarramento al 3% per le singole liste e al 10% per le coalizioni a livello nazionale sia alla Camera che al Senato.

Sì alle coalizioni

Il Rosatellum prevede anche la possibilità di coalizzarsi con una "dichiarazione di apparentamento". Ossia senza programmi e candidati comuni. I voti collegati che non raggiungeranno il 3% ma che supereranno la soglia dell'1% andranno assegnati alla coalizione.

Pluricandidature

Il Rosatellum consente fino a un massimo di 5 pluricandidature nei listini proporzionali. Sarà possibile candidarsi nel proporzionale, sempre per un massimo di 5 anche al candidato del collegio uninominale.

Quote di genere

In tutti i collegi, inoltre, nessuno dei due generi potrà essere rappresentato in misura superiore al 60%.

La ripartizione delle quote di genere per il Senato è su base regionale e non nazionale.

Raccolta firme

I gruppi parlamentari che si sono costituiti prima del 15 aprile 2017, come Mdp, non dovranno raccogliere le firme. Inoltre, le firme per le prossime elezioni politiche saranno dimezzate (da 1.500 a 750) sia per le nuove formazioni che per chi non ha un gruppo autonomo in Parlamento.

Tagliando antifrode per le schede

Arriva anche un "tagliando antifrode" per le schede elettorali che saranno munite di tagliando removibile con un numero progressivo che sarà annotato quando l'elettore entrerà in cabina per votare. Si eviterà così lo scambio con frode di schede prestampate. Inoltre, sulla scheda ci saranno le istruzioni per gli elettori su come verrà distribuito il voto.

Italiani candidati all'estero

Un'altra novità del Rosatellum è quella che prevede per i residenti in Italia la possibilità di candidarsi all'estero. Viene specificato, inoltre, che non potranno candidarsi gli italiani residenti all'estero che hanno già ricoperto ruoli politici (nel paese in cui vivono) nel quinquennio precedente.


Foto: 123rf.com
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