Pubblicato il rapporto Migrantes secondo il quale sono 5milioni gli italiani all'estero e 50mila i giovani tra i 18 e i 34 anni che hanno lasciato il paese lo scorso anno

di Gabriella Lax - Sono stati 50mila i giovani tra i 18 e i 34 anni che, nello scorso anno, hanno lasciato il nostro Paese. Una fotografia agghiacciante scattata dall'ultimo rapporto "Italiani nel Mondo" della fondazione Migrantes e riportato da La Stampa.

Sempre più i giovani che vanno all'estero

Sono circa 50mila, raggiungono il 40% dei nuovi espatri, i giovani 18 e i 34 anni. Circa 9mila in più dell'anno precedente (+23,3%). Mentre un'altra cifra considerevole è rappresentata dai soggetti che hanno tra i 35 e i 49 anni. Da queste partenze ha origine il fenomeno della genitorialità a distanza: famiglie residenti in Italia che devono tenere contatti con i figli che abitano in altri Paesi.

Non solo giovani e anziani, le famiglie emigrano all'estero

Non solo giovani alla ricerca di fortune all'estero e anziani pensionati alla ricerca di luoghi in cui vivere con pochi soldi, la nuova figura che viene fuori riguarda gli spostamenti di intere famiglie, bambini compresi. Un fenomeno in continua crescita rilevato dal numero di iscrizioni di minorenni all'Aire, il registro degli italiani residenti all'estero che, tra il 2016 e il 2017, è arrivato ad aumentare del 16% passando da 22.384 a 25.948.

Tra queste un nucleo familiare su cinque ha bambini e il 12,9% ne ha di età inferiore ai 10 anni. Ma si arriva anche a preferire di far nascere direttamente all'estero i figli, come ricorda l'Aire nel 2017 erano quasi due milioni.

Ad essi si aggiungono gli anziani che vanno all'estero a fare i nonni. Quindi quando si parla di emigrazione familiare non si intende per famiglia solo il nucleo composto da genitori e figli, ma comprensivo di componenti più allargate.

Le partenze dei disoccupati disperati

Un'altra categoria è quella dei disoccupati disperati, quei soggetti in età lavorativa, usciti dal ciclo produttivo per la crisi economica, che non riescono a trovare nel Paese una collocazione lavorativa e dunque preferiscono abbandonarlo. Su 124.076 italiani espatriati nel 2016 quasi uno su dieci (il 9,7% per l'esattezza) è rappresentato da 50-64enni, con un aumento del 4,6% rispetto all'anno precedente. Una crescita continua come testimoniano i dati Istat secondo i quali le cancellazioni all'anagrafe, tra il 2008 e il 2015, riguardano la fascia d'età compresa tra i 40 e i 64 anni, con un aumento del 160% passando da 9.813 a 25.553.

Emigrazione, i luoghi d'arrivo e di partenza

Quali sono i luoghi di approdo degli immigrati italiani? Il 54% resta in Europa, il 40,4% in America (40,4%). Nella stessa Europa nel 2016 un sesto degli emigranti è approdato nel Regno unito, preferendolo alla meta scelta maggiormente nella storia recente, la Germania.

Il flusso migratorio parte essenzialmente dalla Lombardia con 20.389 cancellazioni anagrafiche (un quinto del totale); segue la Sicilia (10,2% delle cancellazioni), il Veneto (9,3%), il Lazio (9,1%) e il Piemonte (7,6%).


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