Ci si potrà abbonare ai quotidiani e leggere instant articles a pagamento. L'annuncio di Mark Zuckerberg

di Gabriella Lax - Le notizie dei quotidiani potranno arrivare direttamente da Facebook, ma a pagamento. Arriva dal creatore Mark Zuckerberg l'ennesima conferma dopo il lancio possibilista di qualche settimana fa che spiega «Se sempre più persone leggono le notizie su Facebook abbiamo la responsabilità di contribuire a fare in modo che tutti abbiano una comprensione adeguata delle cose». Un modo forse per rimediare ai tanti danni della cattiva informazione, relegata a cronisti improvvisati sui social network.

Un programma per abbonarsi ai quotidiani su Facebook

Contro la svalorizzazione dei giornalisti ed il loro deprezzamento causato dai social network nasce il programma Journalism Project, che consentirà alle redazioni dei principali quotidiani di lavorare in collaborazione con Facebook. L'obiettivo declamato da Zuckerberg è «lavorare più strettamente con redazioni per sviluppare prodotti come articoli interattivi e strumenti per i giornalisti per segnalare le loro storie - ha spiegato sulla sua pagina Facebook - lavoriamo con gli editori, i ricercatori e le università per aiutare le persone a diventare più informate sulle notizie che leggono online. Stiamo per testare nuovi modi per organizzare le notizie a far crescere le loro sottoscrizioni. Se le persone che leggono delle notizie su Facebook poi sottoscrivono un abbonamento ai giornali, quei soldi andranno direttamente agli editori che lavorando duramente per la verità, e Facebook non prenderà percentuali su quella transizione». Il punto di partenza è chiaro: «Abbiamo intenzione di iniziare con un piccolo gruppo di editori americani ed europei - dice - al più tardi quest'anno e ascoltare i loro commenti».

Il primo passo è dato da un aggiornamento, già da questa settimana, che andrà ad aggiungere il logo della testata vicino all'articolo condiviso. Il sistema probabilmente sarà simile a quello che usato dalle testate online: un tot massimo di articoli da leggere al mese e per leggere il resto bisognerà abbonarsi.

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Foto: 123rf.com
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