Debutta dall'anno accademico 2017/2018 la no tax area introdotta dall'ultima legge di bilancio. Come funziona e chi ne ha diritto

di Gabriella Lax - Università gratuita o scontata per moltissimi studenti. Debutta quest'anno la no tax area sulle tasse universitarie, introdotta dall'ultima legge di bilancio, che ha accantonato 55 milioni per il 2017 e 110 per l'anno successivo per coprire le minori entrate degli atenei. Questi ultimi, poi, in molti (da nord a sud) hanno approvato, già da qualche mese, i regolamenti sulla contribuzione studentesca che in alcune occasioni prevedono condizioni anche migliori di quelle previste dalla legge.

Università, no tax area

Già una "no tax area" era stata stabilita per gli studenti in famiglie con ISEE inferiore ai 13mila euro, esentati dal prossimo anno dal pagamento delle tasse universitarie (esclusi imposta regionale e bollo). Esenzione che potrà essere mantenuta solo dimostrando di essere in corso e aver maturato un determinato numero di crediti.

Tasse "fuorilegge"

Molte tasse in università italiane inoltre erano state ritenute eccessive o addirittura "fuorilegge" per aver sforato la soglia del 20%. La situazione ha aperto la strada alla possibilità di richiedere tutela legale innanzi ai Tribunali per le tasse eccedenti in relazione a un elevato numero di atenei che si troverebbero nella situazione di dover risarcire gli studenti per milioni di euro per gli importi pagati in eccedenza fino al 2013. Molti sono gli studi legali e le associazioni che promettono vere e proprie class action per l'ottenimento dei rimborsi. Un diritto che spetterebbe a tutti coloro che, a partire dall'anno accademico 2007/2008 (termine ordinario di prescrizione dell'azione di ripetizione di indebito) e fino al 2012/2013, hanno pagato tasse universitarie agli atenei che mostrano irregolarità di bilancio (leggi in merito: Università: tasse eccessive? Scattano i rimborsi).

Università gratis o scontata: chi ne ha diritto

Secondo le stime dell'esecutivo, la "no tax area" dovrebbe interessare una platea di più di 650mila studenti. Ma per accedervi bisognerà rispettare alcuni requisiti, anche di merito.

L'esenzione totale dalle tasse universitarie (rimane, comunque, la tassa per il diritto allo studio che vale 140 euro) dovrebbe riguardare, stando ai dati, circa 310mila studenti che in passato pagavano in media tasse tra i 100 e i 500 euro. Per chi si immatricola la prima volta, occorre dimostrare di avere un Isee fino a 13mila euro, per chi invece è già iscritto, l'esenzione scatterà solo se ha acquisito un certo numero di crediti (almeno 10 per il primo anno e 25 dal secondo in poi) e non sia fuori corso (o lo sia al massimo di un solo anno).

Ancora, per chi ha un Isee superiore a 13mila euro ma inferiore ai 30mila, l'importo massimo da pagare è pari al 7% della quota di Isee eccedente i 13mila euro. L'importo sale per i fuori corso da più di un anno, e può arrivare fino al 50%.


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