Finisce l'era degli extracosti del roaming. Cosa cambia per i cittadini

di Gabriella Lax - L'era del roaming ha le ore contate. Da domani 15 giugno basta agli extracosti previsti nel roaming. In parole povere chiamate, sms e dati in giro per l'Unione Europea costeranno come a casa, con lo stesso piano tariffario, senza pagare tariffe extra. Salvo le eccezioni riguardo a una parte di traffico di qualche abbonamento con dati illimitati a prezzi estremamente bassi, e alcuni accorgimenti per evitare abusi come il roaming permanente con carte sim di Paesi dove i costi sono inferiori.

Roaming like at home, i cambiamenti

Le disposizioni Ue prevedono l'abolizione del sovrapprezzo per le comunicazioni in roaming quando si è all'estero, consentendo agli utenti di appoggiarsi agli operatori della nazione in cui ci si trova per permettere loro di chiamare, inviare messaggi e usare la rete mobile mentre sono in altri Stati dell'Unione Europea senza pagare tariffe aggiuntive. Il roaming like at home riguarderà i 28 membri della Ue e dell'area economica europea (poco dopo il 15 giugno) ossia Islanda, Liechtenstein e Norvegia.

Da parte degli utenti non è necessaria nessuna attivazione particolare, perché l'adeguamento avviene in automatico.

Questo significa che chi viaggia per lavoro o per vacanza potrà usare lo stesso piano tariffario che ha nel suo paese: occorre però tenere presente che ci sono alcune limitazioni.

I limiti

A chi ha un piano con sms e minuti illimitati non verranno applicate restrizioni e costi extra. Per i piani con traffico dati illimitato sono previste però delle norme speciali: in questo caso infatti l'operatore potrebbe porre dei limiti sull'utilizzo del traffico dati da dispositivi mobili, avvisando in anticipo.

La ratio è agevolare le comunicazioni per gli utenti quando sono in viaggio: non è consentito il roaming permanente, sottoscrivendo un abbonamento nel luogo che offre migliori condizioni per utilizzarlo a casa. È lo stesso regolamento a stabilire che gli operatori possono monitorare che la presenza del cliente sul territorio nazionale sia prevalente rispetto a quella in altri Stati. L'operatore dovrà avvertire il cliente, che avrà due settimane di tempo per fornire chiarimenti. Dopo 4 mesi consecutivi di utilizzo in un paese estero è possibile applicare un sovrapprezzo ai servizi in roaming (3,2 centesimi al minuto per le chiamate voce, un centesimo per sms e 7,7 euro per Gb di dati).

Come hanno reagito nel tempo i principali operatori?

Vodafone Italia, già da maggio 2016, è stato il primo a eliminare il costo di roaming su alcune delle proprie offerte: i cosiddetti piani Red prevedono infatti chiamate, sms e giga inclusi anche all'estero. In più, dal 15 giugno Vodafone estende alle altre offerte il roaming incluso nei Paesi dell'Unione europea. La società conferma inoltre la propria strategia nei Paesi non inclusi nel Regolamento UE o Extra UE dove continua a offrire le tariffe Smart Passport. Wind 3 ha applicato dallo scorso maggio il taglio del roaming e da giugno ha rilanciato sulle tariffe per l'estero. Nel particolare, dal primo di questo mese il portafoglio business contempla nuove opzioni roaming: "Mondò" è l'offerta pensata per chi viaggia occasionalmente all'estero, con durata settimanale, valida in tutto il mondo; "Top Mondo" è l'offerta pensata per chi viaggia nelle destinazioni top, con durata mensile e rinnovo automatico, valida in 42 Paesi del mondo. Per destinazioni più comuni, Europa e Nord America, c'è Opzione Europa&Usa (compresi Paesi europei non comunitari): 150 minuti/sms, 500 MB, a 10 euro la settimana. Anche Tim si è adeguata al taglio del roaming. Nasce così Tim in Viaggio Pass per 10 giorni dal primo utilizzo all'estero, l'utente ha 10 Giga 4G, 500 minuti e 500 sms validi in tutta Europa (compresi paesi extra UE) e negli Usa a 20 euro ogni quattro settimane. Per viaggi in oltre 70 destinazioni Extra europee resta disponibile Tim in Viaggio Pass Mondo che con un costo di 30 Euro, per 10 giorni dal primo utilizzo, offre 100 minuti, 100 sms e 500 megabyte.


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