Previsto per oggi a Roma il primo corso per la semina pubblica organizzato dai Radicali come atto di disobbedienza civile

di Marina Crisafi - Appuntamento alle ore 18 oggi in piazza dell'Immacolata a Roma, nel quartiere San Lorenzo, per il primo corso di coltivazione della cannabis. Ad organizzarlo, nell'ambito della campagna "Radical Cannabis Club", i Radicali Italiani che, per l'occasione, hanno chiamato a raccolta tutto il popolo antiproibizionista quale atto di disobbedienza civile.

Il corso di coltivazione della cannabis

Si tratta di un vero e proprio "corso di coltivazione di cannabis in piazza, con tanto di semina e distribuzione di semi" organizzato, comunicano in una nota i Radicali Italiani, "nel cuore del quartiere San Lorenzo: una delle zone della Capitale più assediate dal mercato illegale delle droghe".

Il corso sarà tenuto da Luca Marola, autore del libro 'Autofiorenti, il primo manuale di coltivazione' e a mettere in pratica le indicazioni saranno i dirigenti radicali che daranno luogo a una semina pubblica, quale azione di disobbedienza civile, distribuendo a chiunque ne farà richiesta i semi insieme alla tessera del Radical Cannabis Club.

Nelle prossime settimane, a bordo del camper del 'Radical Cannabis Club' i Radicali partiranno per replicare il corso di coltivazione in altre città d'Italia.

Un tour disobbediente per far approvare la legge sulla cannabis legale

Il fine del "tour disobbediente", spiegano i Radicali, è quello di chiedere al "Parlamento di smetterla di rimandare e di approvare finalmente la legge sulla cannabis legale".

Il disegno di legge, infatti, sottolineano, "dopo una fugace apparizione in aula - è - stato rispedito in commissione dove giace su un binario morto: vittima di un manipolo di proibizionisti che si oppone a questa riforma di buon senso, contro la volontà della stragrande maggioranza dei cittadini e il parere di istituzioni come la direzione nazionale antimafia, ma anche di magistrati e forze di polizia".

"La legalizzazione - sostengono infatti - sarebbe il principale strumento di contrasto alle narcomafie".

In ogni caso, anche "se il Parlamento sarà così irresponsabile da rinunciare ad approvarla in questa legislatura - concludono i Radicali annunciando battaglia - alla prossima dovrà comunque fare i conti con la nostra legge di iniziativa popolare per la legalizzazione della cannabis che come Radicali Italiani e Associazione Coscioni abbiamo depositato a novembre e che non scadrebbe con lo scioglimento delle Camere".

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