La novità è contenuta nel decreto legislativo approvato venerdì dal Consiglio dei Ministri

di Marina Crisafi - Isee precompilato dal prossimo anno. Se ne parla da tempo e ora la misura sta per trovare concreta applicazione essendo stata prevista espressamente dal decreto legislativo approvato ieri (in esame preliminare) dal Consiglio dei Ministri, con il quale è stato dato l'avvio al reddito di inclusione, il beneficio universale destinato a contrastare la povertà.

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Secondo quanto prevede il decreto, a decorrere dal 2018, i cittadini avranno a disposizione una Dsu precompilata dall'Inps in collaborazione con l'Agenzia delle Entrate, realizzata grazie all'utilizzo (e allo scambio) delle informazioni disponibili nell'anagrafe tributaria, nel catasto, negli stessi archivi dell'Inps, nonché "le informazioni su saldi e giacenze medie del patrimonio mobiliare dei componenti il nucleo familiare".

Come funziona la Dsu precompilata

La Dsu precompilata potrà essere accettata o modificata, eccezion fatta per i trattamenti erogati dall'Inps e per le componenti già dichiarate a fini fiscali, per quali vale ciò che è stato dichiarato.

Laddove la dichiarazione dei redditi non sia stata ancora presentata, le relative componenti rilevanti a fini ISEE possono essere modificate, fatta salva la verifica di coerenza rispetto alla dichiarazione dei redditi successivamente presentata e le eventuali sanzioni in caso di dichiarazioni false.

Dsu precompilata scaricabile dal sito dell'Inps

La DSU precompilata sarà resa disponibile, dispone il decreto, direttamente al cittadino, tramite i servizi telematici dell'INPS, accessibili anche per il tramite del portale dell'Agenzia delle Entrate attraverso gli strumenti di autenticazione previsti ovvero conferendo delega ad un Caf.

Le modalità tecniche per consentire ai cittadini di accedere alla dichiarazione precompilata presso l'Inps saranno individuate con provvedimento congiunto del direttore dell'istituto e del direttore dell'Agenzia delle Entrate, sentito il Garante.

Isee precompilato, obbligatorio da settembre 2018

Si inizierà, dunque, al più presto, con la fase sperimentale. Sarà un decreto del ministero del lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, a stabilire la data a partire dalla quale è possibile, in via sperimentale per un periodo di almeno sei mesi, accedere alla modalità precompilata di presentazione della DSU, anche ai soli fini del rilascio dell'ISEE corrente.

Con lo stesso decreto saranno stabilite le componenti della DSU che rimangono "interamente autodichiarate e non precompilate", nonché suscettibili di successivo aggiornamento in relazione all'evoluzione dei sistemi informativi e dell'assetto dei flussi d'informazione.

Finita la fase sperimentale e in ogni caso a decorrere dal 1° settembre 2018 la precompilata rappresenterà l'unica modalità di presentazione della DSU.

A partire dalla stessa data la Dsu avrà validità dal momento della presentazione sino al 31 agosto dell'anno successivo.

Per ogni anno, all'avvio del periodo di validità fissato al 1° settembre, i redditi e i patrimoni presenti in DSU saranno aggiornati prendendo a riferimento l'anno precedente. Per consentire la precompilazione, anche i datori di lavoro dovranno svolgere la loro parte, comunicando i dati delle retribuzioni dei neoassunti (nell'ambito delle comunicazioni obbligatorie).

Resta fermo, comunque, che sino alla data indicata, si potrà usare l'Isee corrente in base alla disciplina attualmente vigente.


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