Pubblicati i dati del bilancio preventivo 2017 dell'istituto di previdenza

di Gabriella Lax - Che i conti dell'Inps fossero in rosso si sapeva da qualche mese. Il 2016 è stato l'anno in cui il patrimonio netto dell'istituto è andato in negativo. Adesso, nella prima nota di variazione al bilancio preventivo 2017 dell'Inps i conti sono peggio di quanto ci si potesse aspettare. «Il risultato economico di esercizio - per l'anno è negativo per 6.279 milioni, a fronte di un rosso da 6.152 milioni del preventivo originario 2017 - riporta il sito di Repubblica - e il patrimonio netto previsto alla fine dell'anno è negativo per 7.990 mln (originariamente era di -7.863 milioni nelle previsioni). Il patrimonio era passato al segno meno già nel 2016 ed a poco erano servite le rassicurazioni del presidente Tito Boeri sul fatto che si trattasse solo di «questioni contabili». Svalutazione dei residui piuttosto ossia di quei contributi non versati che l'ente vorrebbe riprendersi con Equitalia, se non poi fallire e non riuscire a far cassa come vorrebbe. Una voragine ereditata in parte dall'assorbimento dell'Inpdap voluto dal governo Monti.

L'Inps dei conti in rosso

Ma il balletto delle cifre prosegue con il saldo di competenza finanziaria a -6.599 milioni (-6.551 milioni nelle precedenti previsioni). Previste entrate contributive complessive di 219.730 milioni, con un aumento dello 0,2% circa rispetto al dato già previsto. L'aumento più significativo si verifica per le "Gestioni dipendenti pubblici" sui rinnovi contrattuali e le nuove assunzioni nelle amministrazioni statali. Sono 315.104 milioni le uscite per prestazioni, che salgono di 2.562 milioni rispetto alle previsioni. Le prestazioni pensionistiche (276.902 milioni) aumentano di 1.586 milioni (+0,58%) rispetto alle previsioni per il 2017, mentre quelle temporanee incidono per 38.202 milioni, con un aumento di 976 rispetto al preventivo originario (37.226 milioni).

Per la competenza finanziaria il sostegno complessivo dello Stato è di 113.344 milioni, divisi: 109.746 milioni di trasferimenti di parte corrente, con un incremento di 2.375 milioni rispetto alla previsione precedente; e ancora 3.598 milioni di trasferimenti in conto capitale per anticipazioni di bilancio, con un aumento di 1.329 milioni rispetto a quelle previste nel preventivo originario.

Nei trasferimenti sono compresi il finanziamento della spesa per invalidi civili per 17.450 milioni e la quota parte di ciascuna mensilità di pensione erogata per 22.903 milioni. Le spese complessive per il funzionamento dell'Istituto sono di 4.152,1 milioni, in linea (-0,01%) con il dato previsto dal bilancio preventivo originario. Vengono trasferiti al bilancio statale 740,8 milioni di risparmi, un incremento dello 0,7% rispetto al 2016. Il valore nominale dei crediti contributivi previsti al termine dell'anno è pari a 109.697 milioni, con una diminuzione di 15 milioni rispetto ai 109.712 milioni previsti in origine. L'ammontare del Fondo svalutazione crediti è quantificato in 59.558 milioni, con una percentuale media di svalutazione di oltre il 54%. La risultante delle operazioni di accantonamento a questo Fondo, per il 2017, ha inciso sul risultato economico d'esercizio per 701 milioni.

Come rimpinguare le casse dell'Inps

È già pronto un piano per rimpinguare le casse dell'istituto grazie alla valorizzazione dell'intero patrimonio immobiliare. Dunque 30.000 unità immobiliari suddivise fra unità residue delle operazioni di cartolarizzazione (25.000 unità) e unità immobiliari non cartolarizzate (5.000 unità) per un valore complessivo di circa 2,5 miliardi di euro per le quali è prevista la totale dismissione. Così hanno pensato i vertici dell'istituto nel disegnare il Piano di investimento e disinvestimento, in attuazione delle disposizioni di legge. Le dismissioni avverranno in primis attraverso la cessione diretta con salvaguardia dei diritti di opzione e prelazione riconosciuti ai conduttori e poi mediante il conferimento di parte del patrimonio al fondo immobiliare i3-Inps (gestito da Invimit).


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