Indetta dal ministero della giustizia la sessione d'esame per l'iscrizione all'albo speciale per le giurisdizioni superiori

di Marina Crisafi - Al via l'esame per l'iscrizione all'albo dei cassazionisti. Il Ministero della giustizia ha reso noto che, con decreto del 25 maggio 2017 (sotto allegato), è stata indetta l'apposita sessione d'esame per l'iscrizione nell'albo speciale per il patrocinio davanti alla Corte di Cassazione e alle altre giurisdizioni superiori.

I requisiti per essere ammessi

Per poter essere ammessi all'esame gli aspiranti cassazionisti devono essere iscritti nell'albo degli avvocati e avere esercitato la professione per almeno 5 anni dinanzi ai Tribunali e alle Corti di appello, o per almeno un anno qualora già iscritti all'albo degli avvocati al momento dell'entrata in vigore della legge 24 febbraio 1997, n. 27. Devono, inoltre, aver compiuto "lodevole e proficua pratica di almeno cinque anni presso lo studio di un avvocato che eserciti abitualmente il patrocinio davanti alla Corte di cassazione", ovvero di un anno per i candidati già avvocati alla data dell'entrata in vigore della l. n. 27/1997.

I requisiti devono essere posseduti prima della scadenza del termine stabilito per la presentazione delle domande.

Le domande

Le domande di ammissione all'esame dovranno essere inviate, in carta da bollo, al ministero della Giustizia (Dipartimento per gli affari di giustizia - Direzione generale della giustizia civile - reparto avvocati - via Arenula, 70, 00186 Roma) con la necessaria documentazione entro il 15 luglio 2017.

I documenti da allegare alle istanze sono i seguenti:

- dichiarazione sostitutiva di certificazione dalla quale risultino l'attuale iscrizione del candidato nell'albo degli avvocati e l'anzianità di essa, nonché l'esercizio della professione davanti ai Tribunali ed alle Corti di appello;

- dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà di un avvocato che eserciti il patrocinio davanti alla Corte di cassazione, vistata dal competente consiglio dell'ordine;

- la ricevuta di versamento della tassa di euro 20,66 (venti/sessantasei) per l'iscrizione agli esami, da versare direttamente a un concessionario della riscossione o a un istituto di credito o agenzia postale, utilizzando il modulo F/23 e indicando per tributo la voce 729/T;

- ricevuta del contributo nella misura forfetaria di euro 75,00, da versare con bonifico bancario o postale sul conto corrente con codice IBAN: IT67Z0760114500001020171755, intestato alla Tesoreria dello Stato, indicando nella causale "Abilitazione patrocinio Cassazione anno 2017 - capo XI, cap. 2413, art. 15"; ovvero tramite bollettino postale sul conto corrente n. 1020171755, intestato alla Tesoreria dello Stato, indicando la medesima causale; o, ancora versamento in conto entrate tesoro, capo XI, cap. 2413, art. 15, presso una qualsiasi sezione della Tesoreria dello Stato.

In mancanza della documentazione, o in caso in cui la stessa sia incompleta o non corretta, i candidati non saranno ammessi all'esame.

Le prove d'esame

Le prove sono scritte e orali. Le scritte sono tre e consistono nelal compilazione di ricorsi per cassazione in materia civile, penale e amministrativa (quest'ultima può anche consistere in un ricorso al Consiglio di Stato o alla Corte dei conti). Per ogni prova scritta saranno assegnate ai candidati 7 ore.

La prova orale consiste, invece, nella discussione di un tema avente ad oggetto una contestazione giudiziale, "nella quale il candidato dimostri la propria cultura e l'attitudine al patrocinio dinanzi alle giurisdizioni superiori".

La prova è pubblica e deve durare non meno di 30 minuti per ciascun candidato.

Sono dichiarati idonei i candidati che conseguano complessivamente, nelle prove scritte e orale, una media di 7/10.

La sede delle prove scritte è a in via di Brava n. 99 a Roma, presso la Scuola di formazione e aggiornamento del Corpo di polizia e del personale dell'Amministrazione penitenziaria "Giovanni Falcone", alle ore 9.00 nei giorni 11, 13 e 15 settembre 2017.

La prova orale si terrà, nei giorni fissati dal presidente della commissione (che sarà nominata con successivo decreto), sempre a Roma, presso il Ministero della Giustizia.

Dm Giustizia 25 maggio 2017

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