La commissione del Senato ha approvato gli emendamenti al Milleproroghe che rinviano l'entrata in vigore della riforma forense

di Marina Crisafi - Ancora un altro anno con le vecchie regole per chi dovrà sostenere l'esame di abilitazione per diventare avvocato. Sono stati approvati, oggi, infatti, dalla Commissione Affari Costituzionali del Senato (qui il link dei lavori in commissione) gli emendamenti ad hoc al decreto Milleproroghe che posticipano l'entrata in vigore della riforma forense.

Nello specifico, il testo degli emendamenti approvati (dopo un iniziale accantonamento) prevede che "al comma 4 dell'articolo 22, della legge 31 dicembre n. 247, la parola 'quattro' è sostituita dalla seguente: 'cinque'" [emendamenti identici 10.20 (testo 3), 10.22, 10.23 e 10.24] e che "all'articolo 49, comma 1, della legge 31 dicembre 2012, n. 247, la parola 'quattro' è sostituita dalla seguente 'sei'" [emendamenti identici 10.26 (testo 2), 10.27 (testo 2), 10.28 (testo 2), 10.29 (testo 2) e 10.30 (testo 2)].

In sostanza, gli aspiranti avvocati sembra proprio che potranno tirare un sospiro di sollievo almeno fino al 2018, potendo continuare ad utilizzare i codici commentati e a sostenere le prove, scritte ed orali, nella maniera tradizionale (per approfondimenti sulla riforma degli esami vai allo speciale).

Per conoscere il destino definitivo cui andranno incontro, i candidati della prossima sessione dovranno comunque attendere l'ok definitivo della conversione del decreto che dovrà arrivare entro il 28 febbraio prossimo.

Intanto, il testo, dopo il termine delle votazioni da parte della commissione di stasera, andrà in aula domani mattina.


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