L'iniziativa dell'Unicef di allestire oltre un migliaio di "soste" sicure in negozi, centri commerciali e luoghi pubblici in tutta Italia

di Marina Crisafi - Dopo la direttiva del ministro della P.A. sull'allattamento nei luoghi pubblici (leggi:"Allattamento: emanata la direttiva"), arriva ora un'altra iniziativa i "Baby Pit Stop". A farsene promotrice è l'Unicef, nell'ambito dell'iniziativa "Ospedali & Comunità Amici dei Bambini" che si è posta l'obiettivo di allestire in tutta Italia, a cominciare dalle proprie sedi territoriali, 1.000 "Baby Pit Stop", ossia ambienti protetti in cui le mamme si sentano a proprio agio per allattare il loro bambino e provvedere al cambio del pannolino.

"Allattare al seno è un gesto semplice e naturale che tutte le mamme dovrebbero poter fare ovunque, ma che a volte risulta difficile, se non proibitivo" si legge infatti sul sito dell'Unicef e tali ambienti, risponderebbero alle varie esigenze, perché l'allattamento non ha orari fissi né un numero definito di poppate nell'arco della giornata, dipendendo sempre dalle necessità del bambino di nutrirsi.

Ma non solo. I Baby Pit Stop, che mutuano il nome dalla nota pratica delle gare di Formula Uno consistente nel cambio gomme più pieno di benzina in tempi rapidissimi, consentiranno alle mamme di fare il "pieno" e anche di cambiare i pannolini ai propri figli.

Ovviamente, il Baby Pit Stop è un servizio gratuito e sarà reso riconoscibile dal simbolo ad hoc e dal logo Unicef.

All'interno dei vari punti di sosta, oltre ad una comoda sedia o poltroncina, saranno resi disponibili fasciatoi, opuscoli informativi e, ove possibile angoli attrezzati per il gioco dei bambini.

In ogni punto, inoltre, saranno messe al "bando" le ingerenze pubblicitarie, soprattutto se volte a promuovere latte artificiale, pappe, biberon e quant'altro non riguardi l'allattamento dal seno materno.


Foto: 123rf.com
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