L'Unione approva l'abolizione. Accordo raggiunto sull'abolizione delle tariffe per il roaming

di Marina Crisafi - Addio al roaming a partire dal 15 giugno prossimo. È stato raggiunto, infatti, l'accordo europeo sui prezzi all'ingrosso che porterà all'abolizione totale del sovrapprezzo per i servizi di telefonia mobile in roaming tra pochi mesi. L'accordo informale, annunciano in una nota il Consiglio e la Commissione Europea, è stato raggiunto nella notte tra la presidenza del Consiglio Ue e il Parlamento Europeo (in trilogo, ossia in negoziato informale, con la Commissione) sui nuovi limiti per i prezzi all'ingrosso, inferiori di quasi il 90% rispetto a quelli attuali.

L'intesa, sottolinea il consiglio, rappresenta l'ultimo step delle misure necessarie per l'abolizione totale delle commissioni che i clienti al dettaglio pagano per chiamare in roaming, previa conferma degli Sati membri e del parlamento europeo.

I tetti stabiliti

Secondo l'accordo raggiunto, che stabilisce quanto gli operatori devono addebitarsi l'un l'altro per utilizzare le rispettive reti per fornire i servizi in roaming, tenendo indenni i consumatori (in base allo slogan scelto dall'Europa per l'operazione, "roam like at home", "usa il roaming come se fossi a casa tua"), i tetti saranno (a partire dal 15 giugno) di 3,2 centesimi di euro al minuto per le chiamate voce e di un centesimo per gli sms. L'accordo prevede anche la riduzione graduale (entro cinque anni) dei tetti del traffico dati (da 7,7 euro per gigabyte sempre dal 15 giugno, sino ad arrivare a 2,5 euro per giga al 1° gennaio 2022).

Le reazioni dei consumatori

Plauso del Codacons sull'intesa raggiunta che renderà sostenibile il "roam like at home" (lo slogan scelto per l'operazione dall'Ue, usa il roaming come se fossi a casa tua) per tutti i consumatori europei, sebbene "il taglio dei costi aggiuntivi per l'uso dei cellulari all'estero arriva con grande ritardo ed è costato ai consumatori miliardi e miliardi di euro". Si tratta, sostiene il presidente dei consumatori, Carlo Rienzi, della fine di "una ingiustizia a danno degli utenti". Il roaming, infatti, ha concluso, per anni ha costretto chi utilizzava il proprio cellulare dall'estero "a subire costi aggiuntivi abnormi che non avevano alcuna ragione d'esistere, spesso in totale assenza di trasparenza e senza alcun rapporto con i costi reali sostenuti dagli operatori telefonici, ritrovandosi così a dover pagare bollette salatissime".


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