Accordo raggiunto tra Stato e Regioni ma il Codacons insorge

di Gabriella Lax - Vaccini obbligatori e niente scuola senza certificato di vaccinazione. Accordo raggiunto tra Stato e Regioni. È una legge che renda obbligatori i vaccini, da approvare in breve tempo, il frutto dell'incontro tra il ministro della Salute Beatrice Lorenzin e gli assessori regionali e delle Province autonome, per la verifica e l'avvio del Piano nazionale vaccini 2017-19 (leggi: "Niente scuola senza vaccino per legge"). Il "sì" da parte della conferenza delle Regioni era arrivato già la scorsa settimana. 

Ci hanno pensato le giunte regionali di Toscana ed Emilia Romagna a rendere obbligatorie le vaccinazioni dei bambini che vanno al nido o alla materna e ora tutte le Regioni all'unanimità hanno condiviso con la Lorenzin il desiderio di arrivare in tempi brevi ad una legge nazionale sull'obbligatorietà dei vaccini previsti dal nuovo piano e compresi nei nuovi livelli essenziali di assistenza (Lea), anche per garantire un'offerta vaccinale uniforme in tutte le zone del Paese ed evitare un federalismo personalizzato a seconda delle regioni.

Le vaccinazioni obbligatorie e gratuite

Atteso e dibattuto il nuovo programma vaccinale che con la dotazione di 413 milioni nel triennio (186 a regime), aprirà col tempo le porte a nuove vaccinazioni obbligatorie gratuite. Tra queste: l'anti-meningococco B e rotavirus (primo anno di vita), anti-varicella, anti-Hpv anche per i maschi undicenni, antipolio e anti-meningococco tetravalente per gli adolescenti, anti-pneumococco e vaccino per l'Herpes Zoster negli anziani, con lo scopo di aumentare progressivamente negli anni la copertura contro queste patologie. 

Gli obiettivi del Piano

Sono dodici gli obiettivi da attuare: al raggiungimento dello stato polio-free si aggiungono anche morbillo-free e rosolia-free. E ancora garantire l'offerta attiva e gratuita delle vaccinazioni nelle fasce d'età e popolazioni a rischio indicate, con forme di revisione e di miglioramento dell'efficienza dell'approvvigionamento e della logistica del sistema vaccinale; aumentare l'adesione consapevole alle vaccinazioni nella popolazione generale; contrastare le disuguaglianze, promuovendo interventi vaccinali nei gruppi di popolazioni marginalizzati o particolarmente vulnerabili. Il Piano si propone di sostenere il senso di responsabilità degli operatori sanitari, dipendenti e convenzionati con il Ssn, e la piena adesione alle finalità di tutela della salute collettiva che si realizzano attraverso i programmi vaccinali, prevedendo adeguati interventi sanzionatori qualora sia identificato un "comportamento di inadempienza". Infine le nuove regole potrebbero stabilire per i medici (soprattutto quelli pubblici) sanzioni anche contrattuali quando non si informa, consiglia o si promuove la vaccinazione secondo le più avanzate evidenze scientifiche. L'educazione ai vaccini è suggerita fin dai corsi di laurea in medicina e tra gli obiettivi della formazione continua in tutta l'area sanitaria. 

Le polemiche

Ma le polemiche non si placano. C'è chi, come il sindaco di Livorno Filippo Nogarin (M5S), è contrario alle vaccinazioni obbligatorie prima ancora che si arrivi ad una legge nazionale. Il primo cittadino su Facebook ha espresso la sua contrarietà alla decisione della giunta toscana di non lasciare scelta ai genitori che intendono mandare i propri figli a scuola: vaccini o niente iscrizione. A insorgere è anche il Codacons, per il quale la legge «sarebbe in netto contrasto con la giurisprudenza consolidata, e darebbe vita ad una valanga di ricorsi da parte delle famiglie, destinati ad essere tutti accolti". I tribunali italiani "si sono già espressi contro l'obbligo della vaccinazione per l'ingresso nelle strutture scolastiche" ha precisato infatti l'associazione dei consumatori.


Foto: 123rf.com
In evidenza oggi: