È allarme sulla legge choc approvata oggi dalla Duma di Stato

di Redazione - I maltrattamenti in famiglia in Russia, a breve, non saranno più reato. E' stata approvata oggi, infatti, in terza e ultima lettura, dalla Duma di stato la nuova legge che depenalizza il reato di violenza domestica, laddove non è ripetuto e non porta a traumi che rendono necessario il ricovero in ospedale. I casi contemplati dalla depenalizzazione riguardano sia adulti che minori. Le aggressioni ripetute verranno punite con sanzioni pecuniarie (fino a 40mila rubli, circa 676 dollari) e ore di servizi per la comunità fino a sei mesi o, nei casi più gravi, col carcere fino a tre mesi.

La legge choc che, secondo i parlamentari più conservatori "renderà più forti le famiglie", attende ora il via libera del Consiglio della Federazione e la firma del presidente Putin. Intanto, la notizia ha scatenato, com'è ovvio, un'infinità di polemiche in tutto il mondo e le associazioni a difesa dei diritti umani si stanno già mobilitando. L'organizzazione Human Rights Watch ha espressamente invitato il Parlamento russo a respingere il documento, in quanto "pericoloso e incompatibile con gli obblighi internazionali della Russia sui diritti umani". Anche sul web c'è fermento. Su Facebook, infatti, è stata indetta una manifestazione per il prossimo 4 febbraio a Mosca.

Le vittime della violenza domestica in Russia sono soprattutto donne: secondo i dati, aggiornati al 2015, 1 su 5 ha subito maltrattamenti e solo il 12% si è rivolto alla polizia. Inoltre, il 40% dei crimini violenti nel paese avviene in casa.


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