L'utilizzo di tali mezzi ha importanti risvolti civili, penali e in materia di tutela e protezione dei dati personali

di Valeria Zeppilli - I droni, da qualche anno, hanno iniziato a diffondersi a macchia d'olio: il loro utilizzo, infatti, riguarda i settori più disparati, da quelli ludici a quelli professionali.

Per chi non sapesse di cosa stiamo parlando, si ricorda che si tratta di oggetti volanti, radiocomandati da remoto, che permettono ad esempio di consegnare oggetti o eseguire riprese aeree.

Anche se molte persone fanno uso dei droni per scopi ludici/ricreativi, in realtà tali marchingegni vanno maneggiati con cura, per l'intrinseca pericolosità che li connota, specie alla luce della loro più recente diffusione.

Basti pensare che l'ENAC si è trovata costretta ad emanare un regolamento appositamente dedicato ad essi e che il dipartimento di pubblica sicurezza ha recentemente emesso un prontuario delle infrazioni che possono essere commesse mediante i droni.

Ma non solo: le lesioni che l'uso di tali strumenti può cagionare possono avere ad oggetto anche la privacy dei cittadini. Senza dimenticare che un utilizzo improprio può comportare conseguenze di carattere penale.

Ecco quindi che gli avvocati esperti in materia sono diventata una "merce" molto ambita: la conoscenza di tutti i risvolti che può comportare l'utilizzo dei droni e di come rimediare a certe disattenzioni commesse quando ancora si era completamente inconsapevoli delle potenzialità dello strumento è fondamentale.

Ovviamente sono soprattutto gli hobbisti che hanno bisogno di esperti in materia che li aiutino a districarsi nel mondo dei droni senza rischiare che la componente ludica li faccia trovare nei pasticci.

Tra l'altro, iniziare a guardare con occhio attento alla questione non può essere altro che lungimiranza: oltre a quanto visto, presto probabilmente si avranno anche delle vere e proprie regolamentazioni legali sui droni, dato che la scorsa primavera è stata presentata una proposta di legge in materia, con l'intento di istituire una banca dati unica e di regolamentare le numerose implicazioni che possono derivare dall'utilizzo dei droni.

E se il Garante della Privacy non si è ancora espresso, probabilmente lo farà a breve. Come accennato, infatti, le implicazioni in materia di tutela e protezione dei dati personali sono tutt'altro che irrilevanti. Specie se si pensa all'utilizzo dei droni per fare delle riprese aeree.

Oltretutto, il silenzio del Garante non sta a significare che la questione non sia importante. Per fortuna in nostro soccorso è arrivata l'Unione Europea, con i pareri espressi dai Garanti UE: con il documento del 16 giugno 2015, ad esempio, si è affermato che in caso di manifestazioni di piazza, l'utilizzo dei droni (anche se autorizzato) deve avvenire in maniera tale da evitare di zoomare in maniera persistente sul viso di un privato cittadino senza giustificazione.

Chiaramente si tratta solo di indicazioni non vincolanti, ma che di certo rappresentano un punto di riferimento fondamentale.

E che dire della pubblica sicurezza?

L'utilizzo del drone va necessariamente denunciato alla Polizia di Stato, corredato con i dettagli spazio-temporali del volo, per evitare di interferire con altre attività.

Chissà poi se un giorno gli avvocati, da semplici consulenti sui droni, si trasformeranno in veri e propri utilizzatori di tali marchingegni! Riusciamo a immaginare un ufficio notifiche in cui questi mezzi arrivano con le buste legate addosso e si mettono in fila? Magari così il quadro è un po' troppo fantasioso, ma chi lo sa: il futuro in fondo è dietro l'angolo!

Valeria Zeppilli

Foto: 123rf.com
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