Il 16 febbraio scorso è stato approvato dalla Camera una legge d'iniziativa governativa che prevede una delega al Governo per il riassetto normativo del settore dell'autotrasporto di persone e cose La nuova legge delega è finalizzato al riassetto normativo di alcune materie dell'autotrasporto di persone e cose e alla semplificazione dei procedimenti amministrativi correlati alle stesse, per un ammodernamento dei settori coinvolti in un'ottica di mercato aperto e concorrenziale e in coerenza con l'ordinamento comunitario. In particolare, l'oggetto della delega si sostanzia in tre diverse aree di intervento: 1) servizi automobilistici interregionali di competenza statale, che sono quelli che attraversano il territorio di più di due regioni. Per detti servizi vigeva un sistema di tipo monopolistico fondato sulla concessione amministrativa. Al fine di rimuovere gli ostacoli alla libera concorrenza di mercato e di adeguare la normativa nazionale all'ordinamento comunitario, è stato sancito il passaggio dal sistema concessorio a quello autorizzativo, eliminando l'intervento diretto dello Stato nella scelta relativa all'istituzione del servizio e introducendo princìpi di libera concorrenza attraverso la valorizzazione dell'iniziativa imprenditoriale, così da meglio soddisfare la domanda di mobilità dei cittadini; 2) liberalizzazione dell'esercizio dell'attività di autotrasporto e contestuale raccordo con la disciplina delle condizioni e dei prezzi dei servizi di autotrasporto di merci per conto terzi. Il superamento delle tariffe obbligatorie è ormai condiviso da quasi tutte le associazioni di categoria; in ogni caso risulta indispensabile ai fini di allinearsi alla realtà in atto negli altri Paesi comunitari. Di tale realtà e dell'esigenza di accompagnare misure rivolte alla sicurezza, con l'introduzione di criteri di qualità per specifiche categorie merceologiche, tiene conto la nuova disciplina che il Governo è delegato ad emanare; 3) organizzazione e funzioni delle strutture e degli organismi operanti nel settore dell'autotrasporto di merci. Il riordino di tali strutture risulta necessario a seguito del passaggio alle province di una serie di funzioni connesse, soprattutto, alla tenuta degli albi provinciali degli autotrasportatori, precedentemente espletate dai comitati provinciali e dal comitato centrale per il medesimo albo. I comitati provinciali risultano ora operanti con compiti residuali, tra i quali è prevalente quello della promozione, nell'ambito locale, anche d'intesa con le associazioni di categoria, dello sviluppo e del miglioramento dell'autotrasporto. Il comitato centrale, invece, continua ad espletare i compiti relativi alla tenuta dell'Albo nazionale degli autotrasportatori rimasta allo Stato, nonché gli ulteriori compiti di consulenza e proposta al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti nelle materie riguardanti il trasporto su strada di merci, mentre non ha più il potere di decisione sui ricorsi gerarchici avverso le delibere dei comitati provinciali in materia di tenuta dei predetti albi. Peraltro, in base alle ultime intese raggiunte tra Governo e associazioni di categoria dell'autotrasporto, è stata istituita la Consulta generale per l'autotrasporto con compiti di studio, proposta e supporto degli organi decisionali in ordine alle problematiche interne ed internazionali attinenti al settore dell'autotrasporto di merci. Tali compiti in parte si intersecano con quelli del predetto comitato centrale. Pertanto, nel settore è necessario procedere al riordino e alla razionalizzazione dei vari organismi presenti, operando chiarezza tra i centri preposti alla definizione degli indirizzi e delle strategie da quelli incaricati della gestione operativa.

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