Intanto, dal Fido Custode di Milano al Giardino di Artemide di Reggio Calabria si moltiplicano le iniziative locali per dare una degna sepoltura agli amici a quattro zampe

di Gabriella Lax - Compagni giocherelloni e fedeli, capaci comunque di un affetto unico e silenzioso. Gli animali d'affezione, alla loro scomparsa, meritano un ultimo gesto d'amore. A tal fine è nata la proposta di legge che mira a riservare ai pet di casa una "cuccia per l'eternità", creando degli appositi cimiteri per mantenere un ricordo tangibile dell'amico scomparso ma anche per rispondere ad una necessità igienico-sanitaria. Ad oggi, infatti, non esistono criteri e modalità di sepoltura per gli animali d'affezione che garantiscano, in modo uniforme su tutto il territorio nazionale, l'igiene pubblica. Attualmente, la legge impone ai proprietari di lasciare il proprio amico scomparso al veterinario che procederà alla sua cremazione, ma in assenza di una disciplina ad hoc, i resti degli animali sono spesso abbandonati nel primo luogo a disposizione, lasciando alla disciplina regionale il compito di disciplinare la costituzione di luoghi di riposo ad hoc, la quale tuttavia nonostante si moltiplichino gli esempi positivi in tutta Italia, risulta ancora incompleta.

I contenuti della proposta di legge

Con la proposta di legge (qui sotto allegata), intitolata "Disciplina dei cimiteri per animali d'affezione", di iniziativa del deputato Elvira Savino si mira a stabilire in linea generale i principi e le modalità ai quali devono attenersi gli enti locali per organizzare, in luoghi idonei, aree attrezzate nelle quali anche gli animali d'affezione possano ricevere una dignitosa sepoltura.

All'art. 1, sono definiti i principi fondamentali ai quali le regioni devono adeguarsi per istituire, regolamentare e gestire, i cimiteri per animali, in strutture comunali o private. Al fine di assicurare la continuità del rapporto affettivo tra i proprietari e i loro amici deceduti, l'Asl e il comune possono autorizzare anche associazioni o privati a destinare appezzamenti di terreno recintato a tal fine, sempre che siano idonei a garantire la tutela dell'igiene pubblica, della salute della comunità e dell'ambiente. Nei cimiteri possono essere accolte le spoglie (o le ceneri) degli animali appartenenti a tutte le specie zoofile domestiche (gli animali d'affezione appunto), quali cani, gatti, criceti, conigli, uccelli e altri. Il trasporto è eseguito a cura del proprietario, su autorizzazione del veterinario, e vengono dettati anche i criteri per il seppellimento e la tumulazione, oltre che per la cremazione.

La pdl prevede anche la creazione di un apposito registro che dovrà essere compilato dal gestore del cimitero per gli animali (e vidimato inizialmente e annualmente dal servizio veterinario dell'Asl), in cui sono annotati razza e nome dell'animale, dati anagrafici e residenza del proprietario, data di accettazione e luogo del cimitero in cui sono state seppellite o tumulate le spoglie. 

La proposta, presentata nel 2013 e assegnata alla Commissione Affari Sociali della Camera, attualmente è ferma al palo. 

 

Le iniziative dei cimiteri regionali e comunali

Nel frattempo che la pdl ad hoc prosegua il suo cammino parlamentare, sono sempre di più le città che decidono di dedicare un cimitero agli animali domestici. 

Si tratta di solito di un'area verde curata che accoglie cani, gatti e tutti gli altri pet senza distinzione di taglia e dimensione. E se il primo in assoluto in Italia è il Parco degli Affetti di Aulla in Lombardia, comunale e dedicato anche ai poveri randagi, a Milano, il "Fido Custode" inaugurato nel settembre dello scorso anno nella zona verde del parco Sud, tra il parco di Trenno e il bosco in città, accoglie già circa duecento animali.

Il cimitero offre anche una serie di servizi che vanno dal ritiro delle spoglie degli animali (presso il domicilio o ambulatorio veterinario), la preparazione della salma e il trasporto al cimitero. Il servizio principale è l'inumazione dell'animale ma, per chi lo desidera, è anche disponibile il servizio di cremazione con riaffido delle ceneri oppure spargimento in una apposita area verde all'interno del cimitero.
Altra iniziativa recente è quella del comune di Avezzano che, all'unanimità in consiglio comunale, circa una settimana fa, ha individuato una zona di circa 5000 mq (nell'area a nord della cittadina abruzzese) nella quale sorgerà, oltre al cimitero per gli animali domestici, anche un asilo per i piccoli amici a quattro zampe abbandonati, dove saranno accuditi e curati per essere poi dati in adozione. Sarà individuata una cooperativa che si occuperà della gestione della struttura e provvederà ad individuare le persone che potranno garantire agli animali cure e affetto.

Fra gli esempi più riusciti di questa iniziativa di civiltà si segnala anche il Parco Beato, nelle campagne di Zagonara di Lugo di Ravenna, che ospita 7.000 tombe di animali domestici su un ettaro di terreno ricoperto da prati inglesi, siepi e alberi secolari; nel Sud Italia, invece, troviamo i cimiteri dei Due Trulli a Bari e il Giardino di Artemide a Reggio Calabria. Di recente, anche il Consiglio Regionale della Toscana ha approvato all'unanimità un'apposita legge per l'istituzione e regolamentazione di strutture deputate ad accogliere salme o ceneri degli animali da compagnia, "alla luce della mutata e crescente sensibilità maturata nel nostro Paese in materia di tutela degli animali, è tangibile il contributo degli animali d'affezione alla qualità della vita umana ed il loro valore per la società". A Roma, infine, nella zona Portuense c'è "Casa Rosa", che accoglie anche le spoglie della famosa gallina di Mussolini, del cane di Sandro Pertini e dei gatti di Anna Magnani.

Il disegno di legge sui cimiteri per animali

Foto: 123rf.com
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