Via libera dalla commissione lavoro del Senato al ddl sul lavoro autonomo che ora approda in aula

di Marina Crisafi - Tutele più ampie per avvocati e professionisti per i mancati o ritardati pagamenti delle prestazioni da parte dei clienti. Potranno infatti essere stipulate polizze ad hoc per tutelarsi dall'inadempimento con la possibilità di dedurre interamente le spese sostenute. E' una delle diverse novità previste dal disegno di legge sul lavoro autonomo (qui sotto allegato) che ha ricevuto ieri il via libera dalla commissione lavoro del Senato e che ora può approdare all'esame dell'aula, probabilmente dopo la pausa estiva.

Il testo, sintesi di un ddl governativo e di un ddl parlamentare, ha subito diverse modifiche nel suo iter in commissione con l'approvazione di diversi emendamenti, prevedendo diverse misure di sostegno a favore dei lavoratori autonomi, intesi nel senso più ampio possibile (restano esclusi soltanto gli imprenditori) e introducendo regole per lo smartworking o lavoro agile.

Le principali novità per professionisti e autonomi

Per quanto riguarda il lavoro autonomo, il c.d. Jobs Act amplia le tutele dei professionisti sia sul fronte dei pagamenti che del welfare, prevedendo anche nuovi ambiti di azione quali "un principio di sussidiarietà in base al quale il governo potrà individuare funzioni delle pubbliche amministrazioni che le professioni ordinistiche potranno svolgere con maggiore celerità", come affermato dal presidente della commissione Lavoro del Senato, Maurizio Sacconi.

Ad essere semplificata inoltre è la disciplina della salute e sicurezza con il riconoscimento che gli studi professionali debbano essere trattati come le abitazioni se sono a queste simili (o lo sono proprio). Altre novità riguardano la possibilità per le Casse di previdenza dei professionisti di gestire tutte le prestazioni sociali integrative, anche di tipo assistenziale, come il sostegno al reddito in circostanze straordinarie".

Sul versante della polizza per garantirsi dal mancato pagamento delle prestazioni di lavoro autonomo è prevista poi l'intera deducibilità delle spese per gli oneri sostenuti. Tale previsione, si legge nella relazione al ddl, "ha lo scopo di agevolare la stipula di tali polizze favorendo allo stesso tempo lo sviluppo del mercato assicurativo e la diffusione di tali forme assicurative con conseguente abbattimento dei costi per il lavoratore autonomo".

Tra gli emendamenti approvati anche quello che consente di ricorrere alla conciliazione nel caso di risarcimento dei danni per clausole o condotte abusive.

Sul fronte welfare, esteso il congedo parentale anche ai padri iscritti alla gestione separata e ampliato il periodo di fruizione, per entrambi i genitori, fino al 3° anno di vita del bambino.

Rileva, infine, l'estensione delle politiche attive anche ai lavoratori autonomi con la previsione che i centri per l'impiego si dotino di sportelli dedicati per raccogliere le domande e le offerte di lavoro, fornire informazioni ai professionisti e alle imprese anche sulle procedure di avvio di attività autonome e sulla partecipazione agli appalti pubblici.

Le principali novità sul lavoro agile

Per quanto riguarda il lavoro agile, la nuova definizione, come spiega ancora Sacconi, "corrisponde allo smart working, ovvero a quel lavoro che, grazie alle tecnologie, si realizza per fasi, per cicli, per obiettivi perché il lavoratore dispone di un adeguato ambito di autonomia e di responsabilità dei risultati".

Poiché i cambiamenti nel lavoro saranno veloci e imprevedibili, saranno dunque le parti del contratto "a definire via via le modalità della prestazione anche con riguardo al diritto alla formazione e al diritto alla disconnessione in determinate fasce orarie".

Il disegno di legge sul lavoro autonomo

Foto: 123rf.com
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