Il prossimo 25 luglio la proposta per la legalizzazione della marijuana approda a Montecitorio. Ecco cosa prevede

di Gabriella Lax - Approderà in aula il prossimo 25 luglio la proposta di legge per la legalizzazione della cannabis. Si tratta di un testo presentato quasi un anno fa, su iniziativa del senatore e sottosegretario agli Esteri, Benedetto Della Vedova, già promotore dell'intergruppo nato nel 2015, formato da 220 deputati di quasi tutte le formazioni politiche. Un lungo lavoro di mediazione basato su testi di riforma depositati in Parlamento

La proposta di legge numero 3235 dal titolo "Disposizioni in materia di legalizzazione della coltivazione, della lavorazione e della vendita della cannabis e dei suoi derivati" (qui sotto allegata) prevede un capovolgimento che segna il passaggio dalla politica proibizionista e punitiva finora vigente al consumo ed al commercio legali, sempre entro determinati limiti. 

Contrastare l'illegalità, il narcotraffico e promuovere un consumo consapevole, questa la ratio che ha animato i promotori della proposta. Appuntamento dunque al 25 luglio per la discussione, con voto già a partire dal giorno successivo. 

Ecco, in sintesi, le novità della proposta di legge: 


Coltivazione

Sarà possibile, per i maggiorenni, coltivare cannabis ma solo per uso personale "ricreativo" e con precisi limiti (cinque piantine di sesso femminile). Non serviranno autorizzazioni ma solo una comunicazione all'ufficio regionale dei monopoli. Mutuando il modello spagnolo, la coltivazione può avvenire anche tramite associazioni con non più di 50 membri (maggiorenni), che potranno coltivare fino a 5 piante per ogni associato. I dati sull'identità dei coltivatori ad uso personale saranno trattati come dati sensibili secondo il codice privacy e non potranno essere diffusi.


Vendita

Come succede per il tabacco, la vendita della cannabis sarà possibile all'interno di un regime di monopolio statale per la coltivazione delle piante, successiva preparazione e vendita al dettaglio. Le autorizzazioni verranno date dall'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli che potrà autorizzare soggetti privati per la coltivazione e la rivendita in locali dedicati. Confermato il divieto di import ed export. Restano ferme le sanzioni penali previste per lo spaccio e il divieto di guida in stato di alterazione da stupefacenti, con le relative sanzioni stabilite dal Codice della strada e i divieti di fumare nei luoghi pubblici o aperti al pubblico, compresi i parchi.


Uso terapeutico

Oggi la possibilità di accedere alla cannabis "terapeutica" è pregiudicata da numerosi vincoli amministrativo-burocratici. La proposta di legge ha come obiettivo la semplificazione della produzione di cannabis per medicine e scopi terapeutici e delle relative modalità di consegna e approvvigionamento. Per gli stessi obiettivi è permessa l'autocoltivazione.


Fondo lotta alla droga

I proventi derivanti dalla legalizzazione della cannabis secondo quanto prevede la proposta, nella misura del 5%, saranno destinati al finanziamento del Fondo nazionale per la lotta alla droga per per informazione, prevenzione, riduzione del danno, riabilitazione. Tutto il resto andrà alle casse dello Stato.



Ddl legalizzazione cannabis

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