Dopo i rinvii la digitalizzazione coinvolge ufficialmente anche tale ramo processuale. Ma un help desk aiuterà a compiere i primi passi nel nuovo sistema

di Valeria Zeppilli - Ormai non è più tempo di rinvii e l'ingresso ufficiale del processo amministrativo telematico nelle vite professionali degli operatori del diritto è imminente: il 1° luglio la digitalizzazione coinvolgerà anche tale settore processuale.

Ma cosa ci si deve aspettare?

Le regole tecnico-operative operative sono state fissate già da un po', per permettere di iniziare con anticipo a prendere confidenza con il nuovo processo: ad averle dettate, infatti, è stato il decreto del presidente del consiglio dei ministri numero 40 del 16 febbraio 2016, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale numero 67 del 21 marzo scorso.

Vediamo gli aspetti salienti del nuovo processo.

Il SIGA

Innanzitutto il trattamento di attività, dati, servizi, comunicazioni e procedure avverrà attraverso il cd. SIGA, ovverosia il Sistema Informatico della Giustizia Amministrativa.

Attraverso tale sistema, più nel dettaglio, verranno gestiti sia la formazione dei fascicoli che il deposito, la conservazione, la visualizzazione e l'astrazione delle copie degli atti in essi depositati.

Sul SIGA verranno pubblicati i provvedimenti giurisdizionali e attraverso esso si provvederà alla tenuta dei registri, alla trasmissione dei fascicoli, alle varie comunicazioni di segreteria e ad ogni altra attività necessaria per lo svolgimento del processo amministrativo telematico.

Atti coinvolti

Ma quali atti interesserà il processo amministrativo telematico?

Ufficialmente tutti, anche quelli provenienti dagli ausiliari del giudice.

Pertanto, salvo diversa previsione, andranno ad esempio depositati telematicamente i ricorsi introduttivi, le memorie, i ricorsi incidentali e i motivi aggiunti.

Anche i provvedimenti dei giudici amministrativi andranno redatti e conseguentemente depositati come documenti informatici sottoscritti digitalmente.

Nel caso di provvedimenti collegiali, si sottolinea che a doverli redigere e sottoscrivere digitalmente è l'estensore, il quale poi li trasmetterà al presidente del collegio.

Quest'ultimo, a sua volta, li sottoscriverà e li inoltrerà alla segreteria per il deposito.

Per redigere, sottoscrivere e depositare i provvedimenti giurisdizionali, i magistrati potranno fare ricorso alla specifica suite "Scrivania del magistrato".

Il deposito cartaceo, insomma, resta possibile solo in casi eccezionali, come il mancato funzionamento del sistema.

Procura alle liti

Merita un focus particolare la procura alle liti.

Essa, infatti, andrà comunque autenticata dall'avvocato mediante firma digitale e si considererà apposta in calce all'atto in due esclusive ipotesi: quando è rilasciata su un documento informatico separato e quando è rilasciata su un foglio separato del quale è estratta copia informatica, anche per immagine, entrambi depositati telematicamente unitamente all'atto al quale si riferiscono.

Help desk

In ogni caso non bisogna preoccuparsi troppo: nella fase di primo avvio del processo amministrativo telematico, avvocati, cittadini e pubbliche amministrazioni potranno chiedere aiuto per la risoluzione dei diversi problemi applicativi a un help desk messo a disposizione dalla giustizia amministrativa e attivo dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle ore 17 e il sabato dalle ore 9 alle ore 13.


N.dr. Il Consiglio dei Ministri di oggi 30 giugno ha approvato un decreto legge, da stasera in Gazzetta Ufficiale, che proroga di sei mesi i termini dell'avvio del Processo Amministrativo Telematico

qui il comunicato del Governo


Valeria Zeppilli

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