L'emendamento al ddl concorrenza delega il Governo a dettare entro 12 mesi le regole per mezzi pubblici e privati. Ecco tutte le altre novità del ddl

di Marina Crisafi - Da incentivo per ottenere sconti sull'assicurazione la scatola nera sta per diventare un vero e proprio obbligo. È questa una delle principali novità previste dagli emendamenti approvati ieri dalla commissione industria del Senato al ddl concorrenza che ha ripreso il suo cammino dopo la pausa per le elezioni amministrative.

Diverse le modifiche apportate al testo, tra le quali oltre al fronte rc auto, rilevano le farmacie, il gas e la soppressione delle norme semplificate per l'apertura di una srl senza notaio.

Ecco tutte le novità:

La scatola nera

L'emendamento, proposto dai relatori Salvatore Tomaselli e Luigi Marino del Pd, dà delega al Governo ad emanare entro un anno dall'entrata in vigore della legge, uno o più decreti legislativi per disciplinare l'installazione obbligatoria della scatola nera su tutti i mezzi di trasporto.

Si parte con i veicoli pubblici che dovranno esserne necessariamente dotati e poi toccherà a quelli privati. In cambio, per questi ultimi, saranno previsti sconti sulle polizze da parte delle compagnie.

Il testo specifica che non ci saranno "maggiori oneri per i cittadini", ma i consumatori insorgono sostenendo che si tratta di una promessa "da marinaio". In particolare, il presidente del Codacons Carlo Rienzi afferma in una nota che "è assolutamente impossibile garantire che i costi relativi alle scatole nere sulle autovetture non ricadano sugli utenti". L'installazione e la manutenzione ordinaria e straordinaria dello strumento su un'automobile privata "così come la gestione dei dati e i necessari cambiamenti che vedranno coinvolte l'industria automobilistica e le imprese assicurative - spiega infatti Rienzi - avranno dei costi enormi. Anche laddove "la norma preveda che non siano i cittadini a farsi carico di tale spese, i maggiori costi saranno inevitabilmente traslati sugli utenti finali, attraverso incrementi di tariffe e prezzi". Per tale ragione, chiede il Codacons che l'obbligo venga trasformato in una "scelta su base volontaria, anche perché, in caso contrario, gli aggravi di spesa per la collettività risulteranno superiori ai benefici".

Le altre novità

Tra le altre modifiche apportate ieri rilevano sia quelle sul fronte farmacie, in base alle quali le società di capitali potranno averne il controllo ma entro un tetto massimo del 20% di quelle presenti nella stessa regione o provincia autonoma. Sul fronte gas, invece, l'Authority definirà procedure semplificate per valutare i bandi di gara, mentre è stato rinviato per ora il voto sugli emendamenti controversi che mirano a modificare la legge antitrust del 1990, facendo cadere l'obbligo per le imprese pubbliche in monopolio "naturale" che entrano in nuovi mercati di rendere accessibili ai competitor beni o servizi a condizioni equivalenti.

A rilevare maggiormente è infine la soppressione delle norme volte a semplificare la costituzione di una società a responsabilità limitata. Gli articoli cancellati prevedevano, rispettivamente, la possibilità di creare una srl semplificata anche senza il passaggio dal notaio (mediante quindi scrittura privata) e di poter sottoscrivere digitalmente i contratti tesi a trasferire quote o a costituire sulle stesse diritti parziali.


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